Una dura lezione da digerire. L’Avellino torna a casa con le ossa rotte e con la contestazione pacifica dei 400 supporter al seguito, dopo la brutta figura rimediata al Francioni. Marcolin prova a prendere il lato positivo della situazione: «Avevo avvertito i ragazzi che sarebbe stata una gara complicata perché mi aspettavo un Latina molto agguerrito – ha sottolineato – Dal punto di vista fisico non siamo stati all’altezza. Forse abbiamo pagato la sfida contro il Crotone, dove siamo andati oltre le aspettative. Oltretutto i due cambi obbligati nel corso del primo tempo hanno inciso sullo sviluppo della nostra partita. Se dovevamo prendere uno schiaffo meglio che sia arrivato subito, in modo tale che ci serva da lezione per rialzare la testa e tirare dritto verso il prossimo incontro. Il fatto di aver chiuso il primo tempo sotto di due reti ha permesso al Latina di lavorare bene sotto la linea della palla, senza concederci grosse opportunità. Anche se a mio avviso il 3-0 è
Il capitano D’Angelo chiede scusa ai tifosi: «C’è poco da spiegare: dobbiamo farci un esame di coscienza perché certe prestazioni non devono più ripetersi. Serve una reazione da parte di tutti. Non è accettabile perdere in questo modo. Bisogna lavorare a testa bassa e tornare a fare punti. Abbiamo faticato molto, perdendo ogni duello in mezzo in campo».
Corriere dello Sport