Approfondimento difesa – A Udine è crollato un sogno

E’ crollata la terza linea del Napoli in quel di Udine. Il punto di forza cioè la ricostruzione di una squadra che ha fatto sognare e inorgoglire, sperare e viaggiare. E’ crollata la squadra che è stata protagonista fino ad oggi non di un viaggio ma del viaggio. Crolla sotto i tre colpi ad Udine una squadra molle e distratta che si sfascia quasi da sola e che procura due rigori in pochi attimi. Neanche il tempo di esultare un pareggio che ancora può cambiare tutto e ci pensa Gabriel ad evitare la disfatta sul secondo rigore. Quasi para il primo. Non basta. Il crollo è dietro l’angolo. E’ un crollo nervoso figlio della nazionale? Figlio della stanchezza mentale di una stagione dove è successo tutto ed il contrario di tutto? Il crollo non conosce ragioni perchè è figlio illegittimo di una squadra che non merita una conclusione così maligna di una stagione esaltante. Si, crolla ciò che era stato saldamente costruito dalla mente sapiente di Sarri con gli stessi ingredienti di chi in precedenza ha fatto solo disastri in fase difensiva. Gabriel fa e disfa, Albiol e Koulibaly sono meno precisi nei tempi e nell’interpretazione di spazi che sanno di vuoto e di fine ultimo di una rincorsa mai esistita oggi. Regge Hisaj sulla destra ma la difesa del Napoli oggi cade perchè è la squadra intera a cadere. L’esito è la sconfitta ma la domanda è quale sarà la conseguenza della caduta. Ripartire è un obbligo ed un segnale di rispetto per se stessi e per chi ci crede. La ricostruzione crolla ma incrollabile deve essere il lavoro e la fiducia, la calma e perseveranza. Non è finita anche quando sembra che ogni evento di oggi dica l’esatto contrario.

A cura di Alessandro Tullio

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