Ci sono calciatori desiderati e corteggiati un’intera sessione di mercato. Altri, invece, arrivano in sordina, magari con l’etichetta di “seconde scelte” sul taccuino del direttore sportivo. È sicuramente questo il caso di Elseid Hysaj, giunto all’ombra del Vesuvio con una valigia ricca di critiche e scetticismo. Con la cessione di Darmian al Manchester United, infatti, il neoarrivato Giuntoli sembrava in procinto di virare su Vrsaljko, rimasto poi alla corte di Eusebio Di Francesco. L’acquisto del terzino albanese, in arrivo da Empoli a braccetto con Sarri e Valdifiori, fu subito interpretato dalla stampa come un segnale di ridimensionamento. Parole, come spesso accade in una piazza passionale come quella partenopea, fondate più sulla componente emotiva che su quella razionale. La rubrica “Calcio in Pillole”, non a caso, aveva dedicato già ai primi d’Agosto ampio spazio alle qualità di Hysaj, predicando calma e cautela nel giudicare il calciatore classe ’94 (CLICCA QUI PER VISUALIZZARE L’ARTICOLO ORIGINALE). Sull’onda delle precedenti esperienze nel Bel Paese, dunque, Elseid inizia la sua avventura in maglia azzurra collocandosi sulla corsia mancina. Il risultato non è dei migliori: in casa del Sassuolo, proprio contro Vrsaljko, il Napoli incassa una sconfitta bruciante all’esordio, mentre con la Sampdoria si lascia rimontare da 0-2 a 2-2 nemmeno 180″. Ironia della sorte, è nel faccia a faccia con la “sua” Empoli che cambia la stagione degli azzurri: nonostante il pareggio, la squadra offre una discreta prestazione ed acquisisce consapevolezza nei propri mezzi. Sarri, analizzate le tre gare inaugurali, abbandona il trequartista ed opta per il tanto invocato 4-3-3: nel turno di Europa League, Hysaj viene spostato sull’out di destra ed è lì che inizia la sua ascesa. Prestazione dopo prestazione, l’albanese dimostra solidità, caparbietà ed una maturità inaspettata per un ragazzino di 21 anni. Maggio, inevitabilmente, finisce per essere relegato in panchina. In sole 35 presenze stagionali (29 di Serie A, 5 di Europa League ed 1 di Coppa Italia), il valore dell’esterno albanese è quantomeno triplicato: De Laurentiis, prontamente, ne ha contattato il procuratore, preannunciandogli un imminente rinnovo di contratto. Nel capoluogo campano, adesso, nessuno ha più dubbi: è Elseid il terzino su cui puntare per il futuro. Nella sfida giocata domenica contro i cugini genoani, inoltre, il numero 2 azzurro ha anche ottenuto il “battesimo” in zona assist: la verticalizzazione per Higuain, arrivata in un momento chiave del match, è l’emblema della crescita tecnica, tattica e caratteriale intrapresa da Hysaj. In estate, questa stessa penna (pardon, tastiera) concludeva la propria analisi con un quesito: “Sarà in grado Hysaj, con senso di posizione e fisicità, di diventare un tassello fondamentale per lo scacchiere partenopeo?”. La risposta, sette mesi dopo, sembra francamente scontata…
Calcio in Pillole, rubrica a cura di Umberto Garofalo
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