E’ trascorso poco più di anno dalla sua ultima partita da titolare. Era il 16 marzo 2015, il Matera s’impose 1-0 all’Arechi. Nalini, con Leonardo Menichini in panchina, giocò sulla de
STORIA. Perché se esiste la cattiva sorte, allora Nalini ne è diventato quasi un esperto in questi mesi. Dal marzo dello scorso anno, infatti, il calciatore veneto ha dovuto fare i conti con una fastidiosa condropatia al ginocchio destro. In più di una circostanza il problema sembrava in via di risoluzione, ma così non è stato. Così non è stato per un lungo, lunghissimo anno. Tanto che in qualche occasione qualcuno aveva persino ipotizzato che Nalini non potesse più tornare a giocare ad alti livelli. Nulla di più falso. Perché lui ci ha sempre creduto. E quando, dopo la gara col Lanciano, è arrivato in sala stampa all’Arechi per raccontare in breve il suo calvario, tutti hanno capito che qualcosa non ha funzionato. «Ci sono state delle incomprensioni. A Bologna con strumenti migliori mi sono curato più efficacemente», ha spiegato in sintesi. Ma ora quel calvario è alle spalle e Nalini è tornato. La scorsa stagione, in Lega Pro, il laterale di Nogarole Rocca collezionò 26 presenze, segnando 3 gol. Ma fu soprattutto il calciatore granata col maggior numero di assist decisivi, ben 11. Un record. Quest’anno, appena tornato in campo, ha subito pennellato la punizione per la testa di Ricardo Bagadur, artefice della vittoria a Cesena. Insomma, un calciatore importante e, se la condizione fisica lo assisterà, potrà essere proprio lui l’arma in più di Menichini in questo finale di stagione per provare a centrare l’obiettivo salvezza.
PUBBLICO.La gara di sabato sera all’Arechi tra Salernitana e Bari si giocherà dinanzi ad una cornice di pubblico importante. Complice lo storico gemellaggio tra le due tifoserie, ormai ultratrentennale, i duemila biglietti del settore ospiti sono già stati tutti venduti. Ma la vendita libera riservata ai possessori della tessera del tifoso sta consentendo ai sostenitori baresi di acquistare biglietti anche di altri settori. Alla fine saranno poco meno di quindicimila gli spettatori, con una spettacolare coreografia allestita in Curva Sud per ricordare il gemellaggio.
Corriere dello Sport