«Non centrare almeno i play off sarebbe un fallimento». E’ un Francesco Marano mai banale nell’esprimere le proprie impressioni. Al termine dell’allenamento di ieri il centrocampista stabiese non ha nascosto la necessità di uno scossone a pochi giorni dall’esonero di Romaniello, con la squadra affidata ad Andrea Tedesco (il vice dell’allenatore esonerato) e Paolo Di Gaetano, collaboratore tecnico: «Purtroppo il calcio è questo – precisa il mediano – Quando le cose non girano per il verso giusto, spesso a pagare è l’allenatore. Ma questo non deve far pensare che l’esonero sia sufficiente ad individuare un unico colpevole. Dobbiamo farci un esame di coscienza e capire dove abbiamo sbagliato e correggere il nostro atteggiamento. Siamo un gruppo altamente competitivo: su questo non ho assolutamente dubbi, anche se i risultati non arrivano. Dobbiamo trovare la forza per ricompattarci e puntare a chiudere nel migliore dei modi la stagione. Siamo ancora in piena corsa per qualcosa di importante e non possiamo fermarci di fronte ad ostacoli che il calcio ti pone inevitabilmente».
Alla Casertana non resta che fermarsi, tirare un lungo respiro ed affrontare il rush finale di campionato con la rabbia e la grinta di chi aveva accarezzato un grande sogno e si è ritrovato, tutto d’un tratto, in balìa della tempesta. Un momento buio dal quale i rossoblù devono tirarsi fuori. Della favola della squadra di Romaniello restano soltanto dei fotogrammi, ma anche quella consapevolezza che quanto di buono fatto fino a metà del cammino non è certo frutto del caso. C’è un enorme potenziale su cui poter lavorare ancora, dei valori importanti che possono venire fuori proprio adesso che la lotta si fa più dura. Ora che lo scetticismo più assoluto si è impossessato di gran parte dei tifosi.
Domani al “Pinto” arriva l’Akragas. Avversario che riporta alla mente proprio quei momenti magici in cui la Casertana sembra essere giunta da un altro pianeta. I falchetti planavano sulle nuvole con eleganza e rapacità. Lo scorso 15 novembre sbancarono Agrigento, consolidando la vetta con un +7 sulla seconda. Quella che era una sorpresa si stava via via trasformando in una piacevole e felice realtà. E’ passato un girone e l’aria che si respira dalle parti della Reggia è cambiata. L’entusiasmo ha lasciato via via posto alla paura di vedersi sfuggire dalle mani quello che sembrava essere diventato l’obiettivo minimo, una volta archiviata la salvezza. Tenere lo sguardo alla prima per centrare almeno i play off: questo il segreto per venire fuori da questo momento: «Arrivati a questo punto della stagione a me non interessa di vedere una Casertana bella e divertente – precisa Francesco Marano – Ora contano i risultati, a prescindere dalla prestazione. E contro l’Akragas dobbiamo fare di tutto per tornare al successo. Anche se sappiamo che non sarà facile. Il loro trend di questo girone di ritorno ne fa una delle migliori squadre del campionato. Al contrario noi abbiamo avuto un’inversione di tendenza. Ci teniamo a lasciarci alle spalle questo momento. Il valore di questo gruppo non si può mettere in discussione. Ci sono tanti calciatori importanti che possono dire la loro in questo importante finale di stagione».
Corriere dello Sport