Bergamo difende la categoria: “Gli arbitri possono sbagliare, non parliamo di suddittanza psicologica”

L'ex designatore: "Può capitare di avere un giornata storta, tutta l'Europa ci invidia per i nostri arbitri"

Paolo Bergamo, l’ex designatore degli arbitri ha difeso la categoria, finita nell’occhio del ciclone dopo il rovente post partita di Torino-Juventus: “Il calcio è imprevedibile, stiamo assistendo finora ad un campionato avvincente in cui Juventus e Napoli sono sullo stesso piano. Vincerà chi avrà i nervi più saldi. Le ultime prestazioni degli arbitri? È difficile dare giudizi su una singola giornata di campionato perché l’arbitro ha un turno di riposo e un turno in cui viene impegnato e può accadere che in una giornata i più forti restino a casa. In Italia possiamo vantarci di avere arbitri importanti che ce li invidiano in tutta Europa, ma può capitare che sbaglino anche loro. Rizzoli? È il nostro arbitro di maggiore esperienza, ha avuto una giornata storta, ma si non può inficiare la sua carriera e nemmeno il campionato degli arbitri, che sta andando bene finora, per una partita andata male. Alex Sandro? Ora sono all’estero per cui non ho visto l’episodio. Non so perchè Rizzoli non l’abbia ammonito ma non c’è scritto da nessuna parte che se dai un calcio di rigore, devi anche ammonire il giocatore. In questi casi dipende se l’arbitro è imprudente o negligente. Oggi il regolamento non prevede più la volontarietà. Napoli preoccupato per gli ultimi arbitraggi che potrebbero incidere sulla lotta scudetto? Non deve esserlo, gode di massimo rispetto come tutte le altre società. Il faccia a faccia Bonucci-Rizzoli? È difficile per me commentarlo. I giocatori dovrebbero avere un comportamento corretto nei conforti dell’arbitro, ma a volte si eccede e l’arbitro deve essere psicologicamente pronto. Sudditanza psicologica? Ci sono giocatori di grande personalità ed arbitri di grande personalità ma come ho già detto, ci sono momenti in cui l’arbitro può sbagliare come un qualsiasi giocatore per cui non credo che questo debba allarmare Napoli e Juventus. La moviola? Sarà indispensabile, ma non sarà comunque facile stabilire con certezza quanto avvenuto in campo anche attraverso le immagini. Risolveremo tutto quando la cultura calcistica sarà più matura e meno tendente al complotto”

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