Questa settimana il calcio femminile, in rappresentanza del Brescia, cercherà di ottenere un buon risultato nei quarti di finale contro il Wolsfburg, per dare ancora più risalto al movimento. Ilnapolionline.com ha intervistato il manager e consulente di mercato Mattia Martini sul campionato della Fiorentina e sulla lotta scudetto che mai come quest’anno è davvero incerta.
Come giudichi fino ad ora il campionato della Fiorentina, classifica giusta da parte della compagine viola? ““La Fiorentina ha portato avanti un campionato positivo, privo di sbavature, in cui gli unici tentennamenti si sono registrati in fase iniziale di stagione. Questa squadra esprime calcio, merito anche di un tecnico come Sauro Fattori valore aggiunto della formazione. Ricordatevi che l’anno scorso la compagine viole era distante 19 punti dalla vetta. Questa Fiorentina punterà alla conquista della Champions League”.
Mercoledì il calcio italiano, rappresentato dal Brescia, sfiderà ai quarti di finale di Champions League il Wolfsburg. Le tedesche secondo te hanno punti deboli? “Se c’è un punto debole della compagine tedesca, dato il valore della corazzata, loro peccano in difesa, troppo alta ed a volte mal gestita in chiusura preventiva, e sotto il profilo della tattica, non organizzate e fragili quando incontrano una squadra della stessa portata. Se il Brescia riesce ad applicare al meglio queste due situazione se la può giocare in entrambe le sfide . Non è un match facile, ma io tiferò per loro per far si che il nostro calcio possa conquistare un posto in semifinale”.
La finale di Champions League si disputerà a Reggio Emilia al “Mapei Stadium”. Un altro passo in avanti per il momento femminile? “Lo doveva essere l’Europeo U19 vinto dalla nazionale del CT Corrado Corradini nel 2008, poi i Bronzi Europei e Mondiali di quella dei CT Enrico Sbardella e Rita Guarino. Tante parole, pochi fatti. L’unica soluzione, a mio parere, che può essere chiaramente discutibile in quanto soggettiva, è l’entrata di squadre professionistiche maschili”.
Dove a tuo avviso il movimento femminile può migliorare e se hai notato dei margini di crescita nell’ultimo anno. “Potrei fare una lista di tantissimi dettagli o di enormità evidenti, però mi fermo solo a due cose: organizzazione e far sentire le calciatrici atlete e professioniste. Certamente il nostro movimento ha fatto dei passi in avanti, questo è evidente, ma la sensazione è che la strada è ancora lunga e ci vorrà ancora tanto per poter essere all’altezza del calcio estero e di competere anche a livello internazionale”.
La Fiorentina dove può arrivare in questo finale di stagione e per i prossimi anni? “Società illuminata, entrata in punta di piedi nel nostro movimento. Di questo passo, se saprà cogliere il vantaggio avuto sulle altre compagini maschili, potrà impostare un ciclo vincente e duraturo. Non ci dimentichiamo che negli ultimi anni il campionato è stato un discorso tra Brescia e Verona e già in questa stagione il Mozzanica e la squadra viola si stanno ben comportando. Sarà importante restare nelle prime posizioni e poi giocarcela al meglio in futuro”.
Quali possono essere le insidie per la prossima sfida della Fiorentina che andrà a far visita al Vittorio Veneto? “Dovrà essere umile nel riconoscere i propri limiti, ma consapevole del proprio potenziale la Fiorentina dovrà partire con rispetto per andarsi a prendere i 3 punti. Dopo si sa le partite iniziano dallo 0 a 0 ed 11 contro 11, non si sa come terminano. Non sarà una sfida facile contro una compagine che ha bisogno di punti salvezza, però la squadra viola ha le carte in regola per portare a casa i tre punti e quindi c’è ottimismo per questa gara”.
A livello personale quali sono le tue prospettive future? “Attualmente ho proposte in Italia come fuori. Al termine del campionato valuterò la migliore per la mia crescita personale e professionale”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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