Questione di bandiere – Marek al centro del campo non è altro che la chiesa al centro del villaggio

Innamorato di una maglia, pronto a continuare, come solo Bruscolotti e Juliano prima di lui. Vanglos lo sa, la priorità di Marekiaro è solo una: continuare con il Napoli, fino alla fine. Nel 2018, quando scadrà il suo contratto, avrà 31 anni, ma le parti sono già pronte ora a prolungare per almeno un altro biennio. Domenica, in caso di gol, raggiungerà, a quota 81, la Leggenda degli azzurri: ovvero Diego Maradona e, andando in campo, saranno 310 le gare giocate. È uno degli stakanovisti del Napoli di Sarri: non salta una gara di campionato dal 4 aprile dello scorso anno. Fosse rimasto Benitez, Hamsik avrebbe chiesto di andare via. E invece è arrivato Sarri che ha rimesso la chiesa al centro del villaggio, ovvero Hamsik al centro del campo. Marek ha detto no a qualsiasi tipo di offerta, ma poi, però, capita che al primo passaggio sbagliato, ci sia chi lo contesti, e allora ci resta male, ma poi si tira su: «Dai, è giusto. Può succedere». Lui resta, resta per Napoli, per il Napoli e per quel litorale domitio che è casa sua. Non è un caso che lui sia il simbolo della Pro Loco e dell’associazione che punta alla valorizzazione di Villaggio Coppola e dell’intero litorale. I numeri che ha realizzato con Sarri sono la risposta definitiva ai  dubbi sulla sua efficacia da centrocampista puro. (tratto da Il Mattino)

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