Il Napoli nella sua storia ha avuto una serie di grandi campioni brasiliani che hanno deciso e non poco per lo scudetto come ad esempio l’attaccante Antonio Careca e il centrocampista Alemao. Quest’ultimo aveva nella grinta e nella personalità i suoi cavalli di battaglia. Il “Corriere dello Sport” lo ha intervistato sul momento del club azzurro e sul regista Jorginho.
Per lo scudetto si può fare? “Assolutamente si, mi ispira il fatto che il Napoli di Sarri esprime il miglior gioco della serie A ed è sempre costante”.
Cosa le ispira la compagine partenopea? “Allegria, spensieratezza, ma soprattutto tanta organizzazione, mai un movimento sbagliato e soprattutto alla ricerca della perfezione. Insomma un gran bel vedere”.
In questo Napoli comanda Jorginho… “Devo essere sincero non lo conoscevo, ma guardandolo in t.v. devo dire che è un calciatore incredibile. Ha una tecnica notevolissima, è un leader e lo si nota ma soprattutto è cercato dai compagni di squadra”.
Come caratteristiche siete diverse, ma ci sono delle analogie che vi rendono simili? “Come caratteristiche e inclinazioni sul terreno di gioco ovviamente siamo diverse. Ma come grinta e voglia di fare siamo uguali. Per esempio i compagni di squadra si fidano di lui, perchè sanno che può accadere qualcosa di positivo e i risultati si vedono”.
La somiglianza tra voi due è nella centralità del gioco. “Jorginho era quello che mancava nel Napoli. Mi chiedevo se il Napoli potesse trovare un giocatore simile e con l’ex Hellas Verona hanno davvero fatto un acquisto con i fiocchi. Si sta svoltando in maniera definitiva e il salto di qualità è evidente”.
Per lo scudetto con nove giornate da giocare, cosa può accadere? “Difficile dirlo, fare previsioni non è affatto semplice, però il fatto che esiste un duello è importante e i margini per riuscirci ci sono ancora”.
Secondo lei la Juventus è imbattibile? “Attualmente loro non stanno sbagliando nulla, sono sempre sul pezzo. L’aspetto positivo è che il Napoli è indietro di solo tre punti e può essere un motivo per creare pressioni agli avversari. Poi con il gioco che esprimo gli azzurri può accadere di tutto”.
Cosa può decidere a suo avviso questo campionato così incerto? “Effettivamente non glielo so dire, tutto è sempre più complicato, però se si sta lì con la Juventus vuol dire che c’è equilibrio assoluto. Secondo me anche un minimo dettaglio può fare la differenza”.
In conclusione lei conosce la nostra città. E’ inutile dire che cosa si ciba la nostra città calcisticamente s’intende? “Napoli sogna di vincere lo scudetto e sarebbe una grande conquista. Manco dalla vostra città da sette anni e in caso di conquista tornerei molto volentieri”.
La Redazione