ESCLUSIVA – Ciro Borriello (Ass. Sport): “Per lo stadio completato ci vorranno all’incirca tre anni. Nel D.n.a. di Conte scorre ancora sangue juventino”

Il momento del Napoli sul terreno di gioco è davvero positivo, nessuno si aspettava un andamento così brillante e al tempo stesso di tenere testa alla Juventus. Saranno nove giornate intense e i dettagli saranno determinanti. Ilnapolionline.com ha intervistato l’Assessore allo Sport Ciro Borriello sulle ultime novità sull’impianto di Fuorigrotta e sul momento della squadra di Sarri.

Le vorrei chiedere se ci sono novità inerente al restyling dello stadio San Paolo? “Ieri sera c’è stata una riunione molto lunga ed approfondita su tutte le modalità che stiamo mettendo in campo per richiedere questo  mutuo. Possiamo dire che stiamo alla fase finale del progetto di massima che dovrà essere approvato in Giunta, a seguire trasferito al Coni e infine al Credito Sportivo per ottenere  la delibera definitiva. Credo che tra fine mese, massimo inizio Aprile ci dovrebbe essere una delibera aperta, prevedere opere immediate e improcrastinabili sono quelle dell’adeguamento dell’impianto. A seguire si faranno lavori successivi per quanto riguarda il proseguimento dei lavori che verranno fatti nei prossimi mesi”.

La domanda che si pongono tutti è immaginare in un futuro uno stadio modello quelli della Premier League? “Modello Inghilterra? Tra un anno sono previste le Universiadi e visto che c’è la pista d’atletica credo che attualmente non verrà tolta. Un aspetto da sottolineare è che una volta che ci chiederanno di fare degli adeguamenti credo che noi li faremo, a seconda degli standard funzionali e che dovranno rispondere alle norme internazionali”.

A suo avviso c’è una data ben precisa di quando finiranno i lavori dello stadio San Paolo? “Io credo che per la fine dei lavori per l’impianto di Fuorigrotta si dovrà aspettare  tra i due anni e mezzo, massimo tre. Possiamo garantire che le partite si potranno svolgere senza alcun problema. Tra un anno ci saranno le Universiadi e il San Paolo sarà pronto,  questo è fuori discussione”.

Il Ciro Borriello tifoso si aspettava a nove giornate dal termine il Napoli in lotta per lo scudetto? “Ti dico la verità ero fiducioso, però credo che si sta andando al di là delle più rosee aspettative. Il merito ovviamente è del mister Maurizio Sarri, lui è il vero valore aggiunto, io lo definisco l’Higuain degli allenatori, decisivo in tutto e per tutto”.

Se escludiamo Maradona, un altro calciatore che ha ammirato con la maglia del Napoli qual è stato? “All’età di 17-18 anni andavo in Curva A ad assistere al Napoli del grande Pibe de Oro, essendo anche abbonato in quel settore. Ammiravo tantissimo Careca era un centravanti straordinario e rispetto ad oggi era un gioco diverso. Oggi ti direi Higuain anche se è scontato dirlo ora, però mi sta piacendo la stagione da fenomeno di Jorginho, un finissimo palleggiatore. Personalmente non capisco come mai Conte non lo convochi in Nazionale. Infine dico Hamsik, un campione vero e a breve supererà come presenze Maradona, perciò si può dire che lo slovacco sarà la bandiera del Napoli”.

Prima parlava dell’Italia di Antonio Conte, si è data una spiegazione dei dubbi del c.t. nel non convocare Lorenzo Insigne? “Allora io ho due versioni, quella del tifoso del Napoli e l’altra è da Assessore allo Sport. La prima è che Conte essendo juventino da sempre ed ha nel d.n.a.  di guardare al di là della compagine bianconera. Per me Insigne è un fuoriclasse autentico e senza esagerare è il maggior talento del nostro calcio per tecnica e bravura. La seconda versione è che probabile il c.t. dell’Italia non vede nel ragazzo di Frattamaggiore le caratteristiche adatte per poter ricoprire lo scacchiere tattico in vista degli Europei”.

Le vorrei chiedere un parere sulla Tessera del tifoso, secondo lei è stata un bene per il calcio italiano oppure no? “Credo che non basta una Tessera per debellare il fenomeno della violenza, io ad esempio non l’ho voluta acquistare. Io personalmente farei dei approfondimenti sociali, perché è un problema che devi risolvere come hanno fatto in Inghilterra con delle leggi ferree e che hanno applicato alla lettera. Solo così risolvi il problema una volta e per tutte”.

Domenica ci sarà Napoli-Genoa un classico esempio di grande correttezza sugli spalti. “Sarà sicuramente una festa tra le due tifoserie, i rossoblu sono l’unica squadra in serie A dove c’è un gemellaggio vero e proprio, un tifo sano, due città di mare e perciò prevedo una domenica meravigliosa allo stadio San Paolo. Sotto l’aspetto tecnico credo che sul piano del gioco non c’è partita nella maniera più assoluta. Il calcio italiano spesso ci ha insegnato che non bisogna mai abbassare la guardia però il pronostico e il cuore dice uno fisso”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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