Viene da due stagioni tribolate il capitano, ma quest’anno si è ripreso il Napoli. E Sarri continua a ripetergli quanto sia imprescindibile, insostituibile, fondamentale. Si era capito prima di Palermo, ma in terra di Sicilia c’è stata la conferma: Marek Hamsik è essenziale per il gioco di Maurizio Sarri. Il tecnico lo ha ribadito chiaramente, pubblicamente. Ora lo slovacco è il terzo calciatore più presente della storia del Napoli in serie A: 310 partite, come Ferrario e alle spalle solo dei monumenti Bruscolotti e Juliano. «Marek lo faccio giocare anche se è in sala di rianimazione, senza chiedere il permesso al medico. È troppo importante per noi». Lo ha ridestato dal torpore benitiano, lo ha riportato sulla linea dei centrocampisti, mezz’ala con licenza di attaccare e con il compito di toccare mille palloni. Quest’anno ha giocato 37 gare sulle 39 ufficiali. In campionato è sempre partito dal primo minuto. «Non ho dormito molto nella notte tra sabato e domenica a causa dell’influenza e con Sarri abbiamo deciso che avrei giocato fino a che avrei retto». In campo, per la verità, non si è visto il solito «tutto campista» irresistibile, ma le condizioni di salute non erano ottimali. Tratto da Il Mattino