Viaggio di ritorno lungo e faticoso, ma caratterizzato da grande gioia quello che i 614 tifosi dell’Avellino hanno compiuto dopo l’exploit del “Del Duca”. Alcuni di loro l’hanno fatto tenendosi ben strette le maglie che i giocatori hanno lanciato loro dopo la partita. Soddisfazione doppia per gli ultras biancoverdi visto che il gol del 3-3 di Insigne e poi quello della vittoria di Castaldo dal
Secondo Tesser la vittoria vale moltissimo. «Abbiamo segnato quattro gol a una squadra che sul proprio campo ne aveva subìti solo dieci – dice – e i tre punti sono pesantissimi ma non cambiano niente perché ogni volta che si parla di svolta poi si cade. Ora prepariamoci bene alla sfida con la Ternana e pensiamo a raggiungere prima possibile i 50 punti. Insigne? Sono contento per Roberto,
Castaldo è stato decisivo dagli undici metri. «E’ stata una partita no strana ma stranissima – afferma il capitano dell’Avellino – Sul 3-3 potevamo fare di più, meno male che è arrivato il rigore nel finale. Venivamo da due sconfitte e siamo contenti, ma il primo obiettivo resta la salvezza, poi vedremo se quello successivo potranno essere i playoff».
Mangia, l’allenatore dell’Ascoli, è scuro in volto. La sconfitta non l’ha proprio digerita. «Sono molto arrabbiato, non si può perdere così -commenta il tecnico dei bianconeri – se non cambiamo alla svelta saranno dolori. Abbiamo commesso troppi errori dopo un primo tempo in cui avevamo disputato la miglior partita da quando sono alla guida dell’Ascoli. Non parlo degli errori dei singoli, ma i primi due gol glieli abbiamo regalati».
Corriere dello Sport