L’ Avellino vince ma Tesser non è soddisfatto comunque

Viaggio di ritorno lungo e faticoso, ma caratterizzato da grande gioia quello che i 614 tifosi dell’Avellino hanno compiuto dopo l’exploit del “Del Duca”. Alcuni di loro l’hanno fatto tenendosi ben strette le maglie che i giocatori hanno lanciato loro dopo la partita. Soddisfazione doppia per gli ultras biancoverdi visto che il gol del 3-3 di Insigne e poi quello della vittoria di Castaldo dal dischetto sono stati messi a segno proprio nella porta sotto la curva nord, quella dove hanno incessantemente sventolato le bandiere dei “lupi”. Avellino alle stelle e Ascoli a battersi il petto. Tesser è ovviamente molto soddisfatto. «E’ stata una partita strana caratterizzata da diversi momenti di fatica – dice il tecnico dei campani che dieci anni fa guidò l’Ascoli nell’ultima avventura del Picchio in serie A – con un inizio soltanto nostro che abbiamo segnato due gol entrambi su azione, bravi a sfruttare la profondità. Poi c’è stata una perdita su tutto il fronte, sia in fase di possesso che di non possesso. Difficoltà – aggiunge Tesser – che l’Ascoli è stato bravo a sfruttare. L’avversario non ha mai mollato ed ha reagito bene, ma è anche vero che l’Avellino ci ha messo del suo per far rientrare l’Ascoli in partita. In passato – spiega – non ci era mai capitata una situazione del genere, stavolta abbiamo commesso troppi errori, anche se poi nel secondo tempo abbiamo preso in mano il centrocampo. L’Ascoli si è abbassato e la partita l’abbiamo fatta noi. Meritato il pareggio di Insigne, poi il rigore nel finale su cui non si discute».
Secondo Tesser la vittoria vale moltissimo. «Abbiamo segnato quattro gol a una squadra che sul proprio campo ne aveva subìti solo dieci – dice – e i tre punti sono pesantissimi ma non cambiano niente perché ogni volta che si parla di svolta poi si cade. Ora prepariamoci bene alla sfida con la Ternana e pensiamo a raggiungere prima possibile i 50 punti. Insigne? Sono contento per Roberto, era in dubbio, si era fermato in settimana, ma l’ho messo dentro come terza punta per le qualità nelle rifiniture, e il campo ci ha dato ragione».
Castaldo è stato decisivo dagli undici metri. «E’ stata una partita no strana ma stranissima – afferma il capitano dell’Avellino – Sul 3-3 potevamo fare di più, meno male che è arrivato il rigore nel finale. Venivamo da due sconfitte e siamo contenti, ma il primo obiettivo resta la salvezza, poi vedremo se quello successivo potranno essere i playoff».
Mangia, l’allenatore dell’Ascoli, è scuro in volto. La sconfitta non l’ha proprio digerita. «Sono molto arrabbiato, non si può perdere così -commenta il tecnico dei bianconeri – se non cambiamo alla svelta saranno dolori. Abbiamo commesso troppi errori dopo un primo tempo in cui avevamo disputato la miglior partita da quando sono alla guida dell’Ascoli. Non parlo degli errori dei singoli, ma i primi due gol glieli abbiamo regalati».

Corriere dello Sport

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