Una figura mitologica, lui il Giaguaro. Questo è stato Luciano Castellini per i napoletani. Lui, l’uomo imbattuto al San Paolo per quasi un anno (1188 minuti) e giudicato da un sondaggio il miglior portiere della storia del Napoli. Arrivato in azzurro a 33 anni- l’età che oggi ha Reina – giocò con la maglia azzurra sette stagioni (dal ‘78 all’85), sorride all’ ipotesi di un Pepe in crisi. «Ma no, bisogna accettare qualche incertezza nel corso di una stagione. Anche perché non mi pare abbia commesso errori gravi».
Buffon in copertina, Reina discusso: è d’accordo? «Non mi piace fare classifiche. Gigi merita tutti gli onori, Pepe è un portiere affidabilissimo. E non credo che soffra per qualche critica».
Pepe resta una componente imprescindibile di questa squadra? «Secondo me sì. Non penso proprio che qualche errore non lo faccia sentire più utile. D’altronde anche Buffon ha commesso qualche errore e lo ha accettato. Ci sta, durante l’arco di un intero campionato».
Come giudica la stagione di Reina fino a questo momento? «Per me un portiere è bravo quando para il parabile e ogni tanto fa una parata eccezionale. E lui lo fa. Pepe è grande e vaccinato, non lo conosco personalmente ma credo che i giudizi negativi gli scivoleranno addosso. Gli auguro di non prendere gol per un anno al San Paolo come è accadutoa me».
Le differenze tra questi due campioni? «Tecnicamente sono totalmente diversi. Gigi è più longilineo, Reina più esplosivo fisicamente».
E come personalità? «Quando raggiungi una certa maturità e hai giocato tante partite, viene naturale essere un leader. A me comunque quando paravo bene dicevano che ero esperto, se prendevo gol dicevano che ero vecchio. Tutto normale».
Come si resta sulla breccia per tanti anni, come Buffon? «Io ho giocato fino a quarant’anni. Se c’è il gusto di vivere l’allenamento e di giocare non è difficile. Se consideri un sacrificio fare questo mestiere non ci siamo».
Molti dei gol incassati sembrano anche figli di una certa sfortuna: esistono davvero i momenti neri in una stagione? «Sì. Anche se la sfiga te la tiri addosso quando non sei sereno».
Infine la volata scudetto: il Napoli ha ancora speranze contro questa Juve cannibale? «Ci mancherebbe. Il Napoli non deve mollare».
Tratto da Il Mattino