Il motivo non si capisce ma è stato lo stesso Tesser ad ammettere che la squadra non ha giocato con la giusta concentrazione, soprattutto nel primo tempo. Dispiaciuto per il risultato e per la prova dei suoi uomini, Attilio Tesser ha detto: «Abbiamo costruito tanto, nella prima parte, ma non abbiamo segnato quindi siamo calati, concedendo qualcosa allo Spezia. Così è cresciuta la tensione e la paura di sbagliare. C’è rammarico non delusione per quanto fatto nei primi quarantacinque minuti. Non nella ripresa: sono arrabbiato perché siamo tornati in campo senza concentrazione. Ci è costato caro in passato ed è stato pure questa volta. C’è di sicuro l’amarezza nel constatare che questa partita potevamo recuperarla, nonostante avessimo dinnanzi una squadra molto organizzata. Ci siamo un po’ persi, affidandoci troppo ai lanci lunghi». Il tecnico, però, trova subito il guizzo per proporre un esame positivo della situazione: «Rispetto al girone di andata contiamo due punti
in più dopo avere giocato le stesse partite. Certamente è un aspetto che non cancella la brutta prestazione ma è già qualcosa su cui fondare il discorso per il prosieguo del campionato. Non dobbiamo abbatterci».
C’è pure un aspetto negativo rispetto al quale Tesser non si tira indietro: la squadra comincia ad accusare difficoltà nel finalizzare la manovra. L’Avellino segnava in tutte le partite, anche quando perdeva (a bersaglio in 24 gare di fila). In tre partite nelle ultime quattro è invece rimasto all’asciutto. «Facciamo fatica a realizzare e non ci era mai capitato. Dovremo lavorare molto su questo aspetto. Comprendo l’amarezza e la delusione dei tifosi, personalmente sono più arrabbiato di loro ma devo avere la lucidità per trovare le soluzioni. E’ facile mandare tutto all’aria, fare del disfattismo. Avevo pronosticato che questo trittico era importante e nello stesso tempo difficile da affrontare e siamo usciti con le ossa rotte. Ritengo necessario pensare partita per partita e cercare di fare risultato, senza più parlare di obiettivi a lunga scadenza». C’è da rilevare che, dopo le operazioni di mercato, l’Avellino pare indebolito. Tesser evita polemiche e giudizi: «Commenti sull’operato della società non li ho mai fatti per una questione di correttezza. Parlo solo nei posti delegati a farlo».Corriere dello Sport
