E’ finito il febbraio di fuoco, che ha visto il Napoli perdere il primato ma, al tempo stesso, di mantenersi comunque a ridosso della Juventus, attuale capolista del campionato. Un mese in cui gli azzurri hanno incrociato i tacchetti con Lazio, Juve e Fiorentina in trasferta oltre che con il Milan e due volte con il Villarreal, nel doppio confronto di Europa League che ha sancito l’eliminazione della squadra di Sarri, punita ben oltre i propri demeriti. Finito il ciclo di ferro, per il Napoli comincia un periodo meno complicato ma, al tempo stesso, cruciale per la classifica finale. Se il mese di febbraio è servito a smaltire le tossine accumulate nella prima parte di stagione e per mantenersi come principale antagonista dei campioni d’Italia in carica, quello di marzo dovrà servire per mettere punti preziosi in classifica, per tornare a vincere più partite possibili, da un lato per blindare il secondo posto, che vorrebbe dire Champions diretta senza preliminari estivi e per vedere cosa faranno quelli avanti in classifica. Per dirla con Sarri, se si fermano noi siamo lì e considerato che la vecchia signora, oltre ad essere ancora impegnata in Champions, avrà qualche partita piuttosto complicata, tra cui quella di Firenze, i discorsi sul massimo traguardo non sono e non devono essere considerati chiusi. Volendo essere cinici, chi ha più da perdere è proprio la squadra in testa alla classifica che potrebbe sbandare se incalzata a dovere dal bolide partenopeo. Con trentatrè punti a disposizione tutto può ancora succedere e, nonostante la squadra azzurra sia reduce da due pareggi ed una sconfitta in campionato, il morale sembra tornato alto, dopo il pareggio di Firenze. Curiosando tra numeri e statistiche, balza agli occhi un dato che alimenta i sogni di gloria. Nel girone di andata, dopo il miniciclo terribile, gli azzurri avevano totalizzato 15 punti mentre nel girone di ritorno, dopo il pareggio del Franchi, il Napoli ha totalizzato 17 punti, due in più rispetto alle stesse partite dell’andata. Numeri che lasciano ben sperare a condizione che le macchina partenopea ritrovi si da subito la via dei tre punti. Il duello calcistico per lo scudetto, tra Napoli e Juventus, continua sulle pagine del solito, irritante quotidiano sabaudo che, a parte l’enorme enfasi per i tre punti di vantaggio dei bianconeri in classifica, strumentalizza alcune questioni, con il chiaro intento di destabilizzare l’ambiente azzurro. In primis, attribuisce le parole di Aurelio De Laurentiis, in merito al chilo di troppo del Pipita, a vecchie ruggini dovute al rinnovo contrattuale ed alla clausola rescissoria che Higuaìn vorrebbe far abbassare. Secondo il giornale, ‘…i fatti raccontano del mancato rinnovo contrattuale con Higuain, irritato, per di più, per la mancata intesa estiva su un abbassamento della clausola ora ferma a 94,5 milioni…’ Dando per scontata la cessione del bomber argentino a fine stagione, il quotidiano piemontese chiosa ‘…sperando che il buon Gonzalo non combatta la frustrazione buttandosi sul cibo. Altro che un mattone e mezzo…”. La realtà dei fatti, quelli veri, racconta di un Higuaìn capocannoniere del campionato, autentico trascinatore della squadra partenopea e talmente tanto affamato di vittorie da imprecare, al momento della sostituzione, per il gol del 2 a 1 annullato per fuorigioco. Infine, non potevano mancare i commenti alla vicenda della rapina subita da Insigne e, come tradizione italiana vuole, non sono mancati i soliti discorsi su degrado sociale e malavita organizzata. Mentre si tace di rapine e furti subiti da calciatori a Roma, Milano e Torino, si da massima enfasi a quella subita dal talento di Frattamaggiore. Per una sorta di legge non scritta, la cronaca nera, a Napoli, è un po più nera che altrove e la notizia, se made in Naples, fa aumentare molto la tiratura dei quotidiani e lo share. Mentre si tace o quasi sull’Inter che viene multata per aver pagato in nero alcuni operai rumeni, si sguazza dentro la notizia della rapina, con affermazioni squallide ed in malafede nei confronti di tutta la città. Il riferimento è alla parte conclusiva di un servizio trasmesso su una televisione nazionale, in cui si dice che ‘…Napoli venera i suoi idoli anche se gli eredi di Maradona oggi li minaccia con una pistola…’ .
Riccardo Muni