Prima di Insigne, Zuñiga due anni fa. Un intervallo piuttosto lungo, dopo che per un periodo, di rapine a calciatori e loro compagne, ce ne erano state parecchie. Per punire eventuali cali di forma o più probabilmente per mandare un messaggio ai giocatori che prendono le distanze dal tifo. Tra le vittime anche Valon Behrami, che riconobbe il suo aggressore. I ripetuti raid contro i calciatori del Napoli hanno fatto aprire un’inchiesta della guardia di finanza («Fuorigioco») su alcune anomalie nei trasferimenti di giocatori, nella quale sono stati indagati, tra gli altri, l’ex attaccante azzurro Ezequiel Lavezzi, il suo procuratore Alejandro Mazzoni, il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis. I finanzieri, infatti, stavano intercettando i telefoni di Hamsik e di Lavezzi, dopo che la moglie dello slovacco e la compagna dell’argentino erano state rapinate. In questa triste classifica c’è in testa Marek Hamsik, il capitano: nel dicembre del 2008, il borsello ed il Rolex (dopo restituito); tre anni dopo toccò alla moglie, rapinata della Bmw. L’auto fu poi recuperata a Giugliano grazie all’antifurto satellitare. I banditi sono arrivati persino ad entrare nelle abitazioni dei calciatori: sorte toccata alla villa dove abitava Edinson Cavani. L’allora moglie del Matador, Maria Soledad, fu poi aggredita a Fuorigrotta e derubata dell’ ororlogio, cosa accaduta anche a Yanina Screpante, la compagna di Lavezzi. Unlunghissimo elenco di vittime. Ne fece parte, a fine 2013, anche il difensore argentino Federico Fernandez, e andando a ritroso Marcelo Zalayeta, Nicolas Navarro e Andrea Russotto. (tratto da Il Mattino)