Avellino, Tesser vuole i play off

Concreta come deve essere una squadra che vuole centrare l’obiettivo. Contano i punti e, in questi casi, la prestazione può passare anche in secondo piano. «Tante volte ci siamo rammaricati per aver giocato benissimo senza raccogliere punti. Contro il Livorno abbiamo vinto e credo che la prestazione non sia stata così brutta come si vuole sostenere da qualche parte. I miei uomini hanno messo cuore e grinta, quello che occorre per fare punti. Sono contento per il ritorno al gol di Tavano, ne aveva bisogno per respingere le pressioni e certi giudizi ingenerosi. Ciccio ha realizzato una rete da vero talento», ha sintetizzato Attilio Tesser archiviando il ritorno al successo di un Avellino che non vinceva da 42 giorni (ultima volta nel derby contro la Salernitana, 16 gennaio) e che colleziona, così, il quinto punto nelle ultime tre partite.
SORPASSO. Ora gli irpini sono a un punto dalla corazzata Bari e a due dal Brescia, che affronteranno domani sera in trasferta con l’intenzione di compiere il sorpasso e rientrare nella zona playoff. Perché è questo l’obiettivo dichiarato apertamente dall’Avellino: chiudere la stagione regolare tra le prima otto della classe. Nel giro di un mese la situazione potrà delinearsi con maggiore chiarezza. Durante tale periodo la formazione di Tesser potrà sfruttare un calendario teoricamente agevole che prevede innanzitutto due scontri diretti: domani sera gioca a Brescia, poi sabato al “Partenio” per ospitare lo Spezia. Successivamente la squadra irpina andrà a fare visita all’Ascoli e quindi sfrutterà due turni casalinghi consecutivi, prima affrontando la Ternana e poi il Crotone alla vigilia di Pasqua.
SEMPRE GOL. Contro il Livorno gli irpini sono tornati al gol, ora ne contano 41 con il quarto migliore attacco della B. Soltanto a Vicenza la squadra era rimasta all’asciutto dopo avere segnato ininterrottamente per 24 turni di seguito. A bersaglio, oltre Tavano, nuovamente Mokulu che appena infilato la palla in rete è andato a favore di telecamere per mostrare la sua sottomaglia con la scritta Forza Matteo. «Ero con lui l’altra sera e gli avevo promesso il gol e la dedica», ha spiegato l’attaccante belga naturalizzato congolese. Matteo è un bambino di 11 anni, grande tifoso dell’Avellino, affetto da una rara patologia che sta combattendo con coraggio. Mokulu tornerà a trovarlo dopo la gara di Brescia per donargli la maglia indossata mentre realizzava la nona rete stagionale.
OBIETTIVO. Il cannoniere dell’Avellino ha un obiettivo ben preciso: «Credo di potere concludere la stagione regolare con almeno 14 reti all’attivo, ne mancano cinque e l’obiettivo è ormai vicino perché finalmente sono tornato in forma, ora sto veramente bene anche se nel finale di gara ho accusato un po’ di stanchezza. Ma avevamo lottato tantissimo per ottenere una vittoria che mancava da tempo», ha raccontato il giocatore che con la sua stazza incute timore alle difese avversarie.

La Redazione

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