Se lo dice lui è d’obbligo crederci, perchè lui non è uno qualunque, lui è Marcello LIppi, è il tecnico Campione del Mondo: «Il Napoli resta in piena corsa per lo scudetto. Sarri merita fiducia illimitata per quello che ha fatto e per quello che sta facendo: mettere in discussione il lavoro del tecnico azzurro per una settimana in cui solo la fortuna ha voltato le spalle, è follia pura».
Lippi, lei è sempre stato un ammiratore del Napoli di Sarri. «E come si fa a non esserlo? Quello che sta accadendo in questi giorni è semplice: c’è solo un leggero, normalissimo, momento di appannamento. Tutto qui».
Solo? «No, c’è dell’altro: sono state anche tre gare, quella con la Juventus, con il Villarreal e lunedì sera con il Milan non particolarmente fortunate. È una fase che come è arrivata così passerà. Con un po’ di tranquillità».
Non è che la Juventus nel frattempo scapperà via? «È un campionato avvincente, dove il duello tra gli azzurri e i bianconeri si deciderà solo a maggio, nelle ultime giornate. Il Napoli ha meritato di stare lassù e vi resterà fino alla fine, di questo sono convintissimo».
La squadra pare essere finita sotto processo: sembra che non funzioni più come prima. «Che sciocchezza. Magari la forma non è più brillantissima e in certi istanti viene un po’ meno la concentrazione. Ma è una cosa passeggera, non si può pensare di andare sempre al massimo per tutta la stagione».
È ottimista, dunque? «Sicuro. Tutte le caratteriste del gioco di Sarri sono rimaste invariate: il possesso, le occasioni da gol, la circolazione della palla. Non è tempo di processi, anche perché non ha senso farli a questo Napoli meraviglioso».
Tatticamente è un Napoli forse troppo prevedibile? «Sarri sa bene cosa fare. Io non entro nel merito delle questioni: so solo che lui è l’autore, l’inventore di questo Napoli».
È stato lo scontro diretto di Torino lo spartiacque della stagione del Napoli e della Juve? «Non mi sembra che la squadra di Sarri abbia subito dei particolari contraccolpi dalla sconfitta. Lo si capisce dall’atteggiamento, dal modo di approcciarsi alle partite, dalla convinzione con cui gli azzurri hanno affrontato l’Europa League e l’altra sera il Milan. Il Napoli anche sotto il profilo emotivo ha reagito da grande squadra».
Dunque, sarà un lungo testa a testa con i bianconeri? «È chiaro, sì. La Juventus dei quattro scudetti, dall’organizzazione perfetta, praticamente invincibile nelle ultime stagioni, è come se avesse concesso un girone di vantaggio alla sue rivali. E di queste soltanto la squadra di Sarri ne ha tratto vantaggio. Le altre, o per carenze di organico o per rendimenti troppo altalenanti, non sono state in grado di approfittarne».
Tratto da Il Mattino