Domenica ha sofferto a dover assistere alla partita sulla poltrona di casa. L’anno scorso, con tutti i guai fisici che lo avevano afflitto, ci si era quasi abituato, ma ora non riesce a sopportare di restar fuori. Fabrizio Melara è uno dei “pretoriani” di Gaetano Auteri, un punto di forza della squadra che si è seduta sul trono più alto della classifica. Un banale cartellino giallo nella serata col Melfi e
PRIMATO. Da un po’ di tempo la strega ha preso a volare, qualcosa di diverso sembra essere scattato nella mente dei giallorossi. «Credo che lo spartiacque della stagione sia stata la trasferta di Catania: quel giorno è scattata in tutti noi la consapevolezza di essere un gruppo formidabile. Differenze con l’anno scorso? Bè, ci sono: ora c’è una determinazione diversa. Questo primato lo sento mio, abbiamo dovuto vincere sempre e contro tutti. Oserei dire che ce lo siamo guadagnati con prepotenza». Freme dalla voglia di rientrare, sente che questa è la sua migliore stagione da professionista: «Non lo nego, in estate ero abbastanza scettico. I metodi nuovi dell’allenatore, quella posizione che non avevo mai occupato. Il mister mi ha chiesto disponibilità al sacrificio e a 29 anni
IL RINNOVO. Gennaio per Fabrizio Melara è stato un mese di soddisfazioni professionali, non solo in campo. Gli sono arrivate proposte da società importanti, ma lui ha optato per il rinnovo del contratto col Benevento: «Non nego che qualche corteggiamento c’era stato, ma qui sto bene. E a 29 anni si fanno scelte di vita. Del resto non ho mai giocato per soldi e quello che ho apprezzato di più è stato il gesto della società e la fiducia del mister».
Corriere dello Sport