Per Alessandro Del Piero il rapporto d’amore, e dipendenza, con il calcio non è mai finito: appena può l’ex campione della Juventus e della Nazionale, campione del mondo a Berlino dieci anni fa, calca ancora i campi per partite
di beneficenza e la passione per il gioco continua a viverla anche come ambasciatore, testimonial e da commentatore. Ieri sera è stato impegnato dagli schermi di Sky Sport per la sfida di Champions League tra i bianconeri e il Bayern Monaco,ma oltre alle coppe segue sempre da vicino le sorti del campionato.
Stupito dei pareggi contemporanei di Juventus e Napoli nell’ ultima giornata? «Finalmente – è la risposta che più spontanea non si può – Lo dico da spettatore, il fatto che Napoli e Juventus vincessero da tante giornate non poteva proseguire. Doveva capitare, direi che si tratta di una condizione fisiologica: è il segreto di ogni sfida,la possibilità di scompaginare i piani. Io Napoli-Milan non ho potuto vederla perché mi trovavo in volo, ma so che è stata una bella partita, disputata dal Napoli con convinzione davanti al migliore Milan dell’anno. In questi casi il pareggio non è da disprezzare: sarebbe un errore pensare che sia un’occasione persa».
Alex ha conosciuto per tanti anni lo stress dei doppi impegni paralleli, tra campionato e coppe, sa bene come affrontarlo: «A questo punto della stagione si affaccia un po’ di fatica, di appannamento, e serve molta lucidità e concentrazione per restare ai massimi livelli. Ma credo che ci sarà incertezza e altalena al vertice della classifica fino alla fine».
Ieri il match di Champion della Juventus, domani il Napoli impegnato contro il Villarreal nella partita di ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League. Cosa può fare la squadra di Sarri per raddrizzare la sconfitta subita all’andata allo stadio Madrigal, con quel calcio di punizione a otto minuti dalla fine? Del Piero è fiducioso: «Il Napoli ha i giocatori adatti, per qualità e forza, e deve senz’altro puntare a passare il turno. Però le coppe sono un appuntamento da non sottovalutare nemmeno in prospettiva. La strada verso la finale è lunga e costa molte energie».
Parlando del caso -Totti, esploso nello scorso week – end a Roma, con la clamorosa esclusione del capitano dal ritiro decisa dal tecnico Spalletti, molti hanno ricordato il rapporto tra Del Piero e la Juventus e la decisione di andare a giocare all’estero, pur di non smettere l’attività dopo l’addio alla maglia bianconera. «Se vogliamo paragonare la vicenda a una serie televisiva, possiamo dire che siamo solo all’inizio: andare in campo, soprattutto per chi ha amato molto questo mestiere, rimane comunque sempre la cosa più bella».
Fonte: Il Mattino