Finisce 1-1, ma è un risultato bugiardo. La squadra di Sarri squaderna tutto il suo assurdo talento, la superiorità tecnica a tratti è dirompente. Ma la Juve resta là davanti. Quasi un monologo quello di Maurizio Sarri.
È un pareggio amaro? «È finita 8-1 nelle occasioni da gol, abbiamo avuto sempre il controllo della gara, ma abbiamo sprecato troppo con El Kaddouri, Mertens, Callejon ed è un peccato che sia finita così».
Cosa manca al Napoli di questo periodo? «La zampata per risolvere le partite».
Recriminazioni? «La prestazione è stata buona, che posso rimproverare alla mia squadra? C’è stato il gioco di sempre».
Perché è stato mandato via dal campo? «Oggi non ho capito la decisione dell’arbitro: hanno detto che ero agitato. Ma non ho detto proprio nulla stavolta».
Non è che ce l’ha con l’arbitraggio di Banti? «Non entro negli episodi singoli anche se il loro gol nasce da un fallo su Hysaj, ma se si gioca per lo spettacolo, non si può permettere di far perdere a un portiere 50 secondi ogni volta che c’è da rimettere in gioco il pallone fin dal primo tempo. Come facciamo a vendere il calcio italiano all’estero con simili atteggiamenti che rovinano le gare? Certi atteggiamenti non possono essere consentiti da un arbitro».
Possibile vedere Gabbiadini al fianco di Higuain in futuro? «No, è una soluzione attuabile solo per certi frangenti della partita. Col Milan, visto che Higuain negli ultimi tempi è stato troppo isolato là davanti, abbiamo deciso di far spingere di più gli esterni. E sia Ghoulam che Hysaj sono andati spesso al cross. Più di altre volte».
Cosa è mancato per conquistare i tre punti e scavalcare la Juve? «Quello che è mancato a Torino: un pizzico di culo. A noi spiace molto per il nostro pubblico non essere riusciti a vincere. Ma ce l’abbiamo messa davvero tutta, rischiando anche tanto nel finale con un 4-2-4. Ma era una gara in cui valeva la pena correre qualche rischio in più».
Un po’ di ansia perché in palio c’era il primo posto? «No, l’impatto è stato sereno, la squadra si è inferocita dopo aver subito il pari ma tutti hanno fatto quello che dovevano fare. E poi noi alla classifica non guardiamo».
Tratto da Il Mattino