Sedicesimi di Europa League tra Villarreal e Napoli al Madrigal. Sarri schiera quella che da un po’ si definisce la mediana di Coppa: Hamsik a sinistra, Lopez a destra e Valdifiori in cabina di regia. Ritmo subito alto, padroni di casa che impostano partendo dal reparto arretrato, azzurri che chiudono gli spazi, ma si muovono bene nello stretto e manovrano di prima per evitare il pressing spagnolo e, appena ne hanno la possibilità, cercano la verticalizzazione con Valdifiori. Nonostante i giocatori azzurri in mediana, non temano di uscire palla a piede, anche con il fiato sul collo degli avversari, sono troppi gli errori dei singoli. Dal regista ex Empoli che, prima si fa ammonire, poi rischia grosso con un fallo ingenuo al limite dell’ area, da cui nasce la punizione vincente di Suarez, a capitan Hamsik che non è affatto incisivo e propositivo. Anzi, dopo un paio di errori grossolani durante il primo tempo, tende addirittura ad eclissarsi nella ripresa. A tratti, mancando i suoi inserimenti ed i suoi movimenti senza palla, al Napoli tocca ritornare indietro e ripartire da lì. L’unico in mediana a fare il proprio dovere, ma al quale non si può chiedere certo di impostare la manovra, è David Lopez. Buono e diligente il suo lavoro, prova la sovrapposizione e, nel secondo tempo, è lui a lanciare gli attaccanti. Solido, come sempre, cede il campo ad Allan nel finale, perchè gli azzurri hanno bisogno di alzare il baricentro per rincorrere il pareggio. In conclusione, quando il Napoli ha campo riesce anche a distendersi e dà la sensazione di poter far male agli spagnoli, ma questi ultimi sono tatticamente bravi nel contenere gli attacchi azzurri. Troppo poco, però, per offrire ad una squadra in cui in questo periodo gli esterni sono in difficoltà, delle varianti di gioco valide.
a cura di Gabriella Calabrese