Salernitana, Menichini cambia ancora modulo

Menichini non ci sta. L’allenatore toscano ha accettato ma non compreso le critiche piovutegli addosso per le scelte fatte contro la Ternana. Ricardo Bagadur non avrebbe dimostrato di essere pronto a giocare dall’inizio in un momento così delicato, per Oikonomidis, invece, la posizione di interno di centrocampo non sarebbe stata una novità avendola già sperimentata con Pioli alla Lazio. Di qui la scelta di utilizzare Pestrin al centro della difesa e l’esterno australiano come mezzala. Scelte rivelatesi però inefficaci, tanto da suscitare anche l’ira di Lotito. Ma Menichini non è uno sprovveduto. Con i giocatori ci parla, ci lavora, li segue ed è pronto, come ha fatto l’anno scorso, anche a rivedere le sue idee. E’ il suo pregio. «Perché chi lotta può perdere, ma chi non lotta ha già perso», ripete il tecnico di Ponsacco, che ovviamente non ha responsabilità per le scelte di mercato fatte a gennaio. Scelte che fin qui non hanno cambiato il volto della squadra perché Bagadur e Prce non hanno mai giocato, Ronaldo si è infortunato, Zito va a corrente alternata, Bus è un’incognita e Gatto e Tounkara non hanno ancora trovato spazio. Ceccarelli ed Oikonomidis, invece, sembrano essersi integrati bene.
MODULO. Ma Menichini non vuole perdere ed ecco pronta un’altra strategia. Contro la sua ex squadra, quel Crotone che ha allenato, con qualche interruzione, dal 2010 al 2012 e che salvò nel 2011 in B, l’allenatore della Salernitana è pronto a rivedere l’assetto tattico. L’idea a cui Menichini starebbe lavorando è quella del 4-4-2, con Ceccarelli e Franco esterni bassi, Bernardini ed Empereur (al rientro dopo la squalifica) centrali, Zito (anche lui al rientro dopo un turno di squalifica) e Gatto esterni alti, Pestrin e Moro (o Bovo) mediani, Coda e Donnarumma in attacco. Mancano ancora cinque giorni al match col Crotone, ma questa ipotesi potrebbe trovare concretezza. La debacle contro la Ternana ha mostrato al tecnico toscano tutte le fragilità caratteriali della Salernitana, disastrosa in fase di non possesso, incapace di attuare le cosiddette marcature preventive, ma capace anche di mettere in difficoltà l’avversario in fase di possesso del pallone. Non è bastato, però. Appena sotto, la squadra si è sfaldata, si è arresa, si è letteralmente consegnata all’avversario. Ed è ciò che preoccupa maggiormente i tifosi. Ed allora si cambia, anche in considerazione dell’avversario, che fa leva molto sugli esterni.
GABIONETTA. Menichini cercherà di recuperare psicologicamente anche Denilson Gabionetta. Il brasiliano salterà per squalifica la sfida col Crotone, ma nelle intenzioni dell’allenatore granata si dovrà fare di tutto per restituire serenità al sudamericano. Proprio con Menichini, lo scorso anno, Gabionetta, pur finendo spesso in panchina, riuscì ad essere importante in alcune partite. E con Menichini, a Crotone, fece benissimo. Una risorsa, insomma, da non abbandonare al suo destino. Ed in questa direzione lavorerà anche il direttore sportivo Fabiani. Entrambi, Angelo Fabiani e Leo Menichini, pronti a mettere da parte le incomprensioni della scorsa stagione per provare a salvare la Salernitana. Una sorta di patto di ferro per tentare di individuare in fretta i correttivi da apportare per invertire la rotta.

Corriere dello Sport

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