ESCLUSIVA – Rudy Trolli (ad. Stampa Mozzanica): Il presidente Sarsilli è il segreto della società bergamasca. Il movimento femminile? Dopo anni di immobilismo c’è fiducia per il calcio in rosa”

All'interno le parole dell'addetto stampa bergamasco

Nella serie A femminile dove l’incertezza regna sovrana, 4 squadre divise in due punti c’è da segnalare fino ad ora il percorso positivo del Mozzanica. Il club bergamasco è cresciuto in maniera esponenziale, dalla serie A ai primi posti in classifica e questo grazie ad anni di programmazione e della passionalità dei suoi componenti. Ilnapolionline.com ha intervistato il suo addetto stampa Rudy Trolli sul momento della squadra e sul movimento femminile.

Negli ultimi anni c’è stata la crescita del Mozzanica della squadra e del club. Chi ha i meriti maggiori secondo te? “L’evoluzione del Mozzanica è il naturale processo di crescita di un percorso caratterizzato dalla società nel corso di tutti questi anni, partendo dalla serie D, fino ad oggi. Può sembrare riduttivo, ma il 90% di questa crescita sta nell’inarrestabile passione del nostro Presidente Luigi Sarsilli. Senza tutti i sacrifici da lui fatti in questi anni non saremmo qui a parlare. Dopo un primo anno di A che ha dato comunque tante soddisfazioni, la società si era posta l’obiettivo di una crescita costante, ma economicamente sostenibile. Tassello dopo tassello è stata costruita la squadra che oggi conosciamo, un mix di veterane che sono qui da anni, di campionesse affermate arrivate nelle stagioni scorse e di giovani promesse sulle quali puntiamo fortemente”.

Lo scorso anno ti chiesi sul movimento femminile, adesso vorrei sapere da te se c’è stata quella crescita tanto agognata. “Sono fiducioso. Pochi giorni fa c’era sulla Gazzetta dello Sport una pagina intera dedicata alle nostre nazionali giovanili. Una cosa impensabile fino a uno-due anni fa. L’affiliazione con le squadre maschili è un altro passo avanti importante che andava assolutamente fatto. Qualcosa si sta muovendo, credo che dopo anni di immobilismo finalmente stiamo percorrendo la strada giusta”.

Passando al campo e alla lotta scudetto, la miglior squadra fino ad ora incontrata dal Mozzanica a tuo avviso qual è stata? “Come qualità di gioco le squadre che mi hanno impressionato di più tra quelle affrontate sono sicuramente Fiorentina e Tavagnacco, ma nonostante la nostra ampia vittoria ritengo ancora il Brescia la compagine dall’organico migliore e quindi quella con cui ci sarà da battagliare di più da qui alla fine”.

Lunedì c’è stata la presentazione della finale Champions che ci sarà a Reggio Emilia. Il Brescia a tuo avviso contro il Wolfsburg dove può trovare nelle tedesche i loro punti deboli? Risposta difficile. Non vedo punti deboli in una squadra tanto attrezzata. Il Brescia dovrà fare la partita della vita e sperare che le tedesche commettano l’errore di sottovalutare l’avversario. Fino ad ora le leonesse hanno disputato una Champions fantastica, arrivati a questo punto me la giocherei in maniera spensierata senza fare calcoli”.

Sabato affronterete il Vittorio Veneto, come si dice in questi casi, sulla carta non un match difficile, dove possono però nascere le insidie contro la compagine veneta? Sabato affrontiamo il Vittorio Veneto. E’ una squadra giovane, alla prima esperienza in serie A, ma nelle ultime uscite si sta comportando egregiamente e lotterà fino alla fine per la salvezza. Contro queste squadre la guardia non va mai abbassata, le insidie si nascondono dietro l’angolo.  Abbiamo visto il Brescia contro il Bari che ha dovuto faticare per pareggiare per 2-2, perciò dovremo giocare il nostro calcio se vogliamo ottenere il massimo risultato”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

 

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