Avellino-Bari 1-1, Insigne Jr risponde a Maniero

Avellino-Bari 1-1

AVELLINO (4-3-1-2): Frattali 6; Nica 6 Biraschi 6,5 Rea 6,5 Chiosa 6; Arini 6 Paghera 6 (10? st Insigne 7) Gavazzi 6,5; Bastien 6 (39′ st Sbaffo sv); Castaldo 5,5 Tavano 5,5 (15? st Mokulu 5,5). A disp.: Offredi, D’Angelo, Visconti, Joao Silva, D’Attilio, Migliorini. All.: Tesser 6,5.
Falli commessi: 17
Fuorigioco fatti: 1
BARI (4-3-3): Micai 7,5; Cissokho 4,5 Tonucci 6 Di Cesare 5,5 Di Noia 5 (10? st Jakimovski 6); Defendi 6 Valiani 7 Dezi 6; Rosina 7 Maniero 7,5 (30? st Donkor sv) De Luca 5 (25? st Boateng 6). A disp.: Gori, Puscas, Sansone, Gentsoglou, Rada, Lazzari. All.: Camplone 6.
Falli commessi: 14
Fuorigioco fatti: 1
ARBITRO: Manganiello di Pinerolo 7
Guardalinee: De Meo e Bindoni
Quarto uomo: Ranalli
MARCATORI: 19′ pt Maniero (B), 23? st Insigne (A).
ESPULSO: 36? pt Cissokho (B) per fallo da ultimo uomo.
AMMONITI: Nica (A), Di Cesare (B), Dezi (B), Valiani (B), Di Noia (B), Chiosa (A), Gavazzi (A), Micai (B).

NOTE: al 37? pt Micai (B) para un rigore a Castaldo (A). Spettatori 5.000 circa (incasso non comunicato). Angoli: 8-6 per l’Avellino. Recupero: pt 3?, st 3′.

Una sconfitta per due, perché il pareggio ha un sapore amaro per due formazioni che hanno molto da rammaricarsi, avendo avuto l’opportunità di vincere, travolgendo l’avversario. Avrebbe potuto farlo il Bari che, contenuta la sterile iniziale offensiva dell’Avellino, ha messo presto le cose in chiaro dimostrando una indubbia superiorità, concretizzata con la splendida prodezza di Ricky Maniero (19′ pt), un gol straordinario che rappresenta uno spot per il calcio. Tramortito l’Avellino, c’è stata la possibilità per i biancorossi di mettere il risultato al sicuro, attraverso le veloci percussioni di De Luca (tiro sventato da Frattali) e Rosina. Invece attraverso una confusa azione difensiva, il Bari ha offerto ai padroni di casa la possibilità di capovolgere la partita, complicandosi maledettamente la vita.
LA SVOLTA. Di Noia, pressato da Gavazzi, perde palla consentendo a Castaldo di spingersi in avanti per servire in area Tavano che, al momento della possibile conclusione vincente (ne aveva fallito una davvero ghiotta, pochi minuti prima), viene tirato giù da Cissokho. Ineccepibile la decisione arbitrale, con l’espulsione del difensore e l’assegnazione all’Avellino del suo primo rigore stagionale: sprecato malamente però da Castaldo che, con un tiro fiacco e prevedibile, ha consentito a Micai di respingere. Esaltatosi per la prodezza di aver salvato il momentaneo vantaggio, il portiere del Bari che sostituiva il titolare Guarna, da quel momento si è opposto alle numerose conclusioni di un Avellino determinato a sfruttare la superiorità numerica.
PAREGGIO. Il Bari ha puntato a rallentare il gioco, ad evitare un possibile tracollo, rendendosi conto che quel successo che, sarebbe stato sicuro giocando alla pari, poteva svanire da un momento all’altro. Così alla fine è stato perché, prova e riprova, l’Avellino è riuscito a pareggiare con Insigne, subentrato al 10’ della ripresa a Paghera. Il fratello d’arte (23′ st) ha sfruttato alla perfezione un assist dalla destra di Castaldo, bravo nel liberarsi di Di cesare, offrendo ad Insigne la palla da spingere in rete, facendosi così parzialmente perdonare l’errore dal dischetto. Da quel momento, l’Avellino ha premuto con veemenza per ottenere la vittoria, che è sfumata per la scarsa capacità di finalizzare le azioni prodotte per linee orizzontali, senza affondare con determinazione. E così pure per l’Avellino, come per il Bari, il pareggio somiglia tanto a una mezza sconfitta.

Corriere dello Sport

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