Fabio Cannavaro: “Da raccattapalle all’esordio, un sogno azzurro che si è avverato”

Attraverso le pagine de “il Corriere dello Sport” il doppio ex di Napoli e Juventus Fabio Cannavaro ci racconta del suo sogno azzurro che si è avverato.

Ci può raccontare la sua fede verso il Napoli? “L’ho avuta sin da bambino, ho fatto tutta la trafila nel settore giovanile nel club azzurro e per noi ragazzini il sogno era fare i raccattapalle al San Paolo, dove vedevamo i nostri idoli giocare al San Paolo. Mi ricordo che a 16 anni ero a bordo campo durante il mondiale del ’90. Sedici anni dopo sarei diventato campione del Mondo pensa che storia”.

Com’era per voi ragazzi Maradona? “Quando arrivò al centro Paradiso di Soccavo, rimanemmo incantati, per noi era un idolo. Vi racconto un aneddoto, volevamo i suoi scarpini e glielo chiedemmo. All’inizio rimase stupito della richiesta, poi ci disse che ce le avrebbe date. All’inizio pensavamo ad un modo come di liberarci della nostra insistenza, ma con il passare dei giorni il magazziniere ci consegnò le sue scarpette, erano delle Puma King e da quel giorno non ce le togliemmo. Da quel giorno ci sentimmo invincibili”.

Quando esordii con la maglia del Napoli? “Mi ricordo che avevo diciassette anni e giocai in Coppa Italia. Poi con Ranieri dovetti stare in panchina per 26 partite. Arrivò poi Ottavio Bianchi e mi fece giocare guarda un po’ il destino contro la Juventus. Me lo disse due ore prima della gara, ebbi il tempo di dirlo a genitori e fidanzata e marcai Paolo Di Canio”.

La Redazione

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