Il Corriere dello Sport ha intervistato l’ex d.g. di Napoli e Juventus Marco Fassone sulla sfida di sabato sera e su come i due club si stanno mettendo in mostra.
Juventus e Napoli cosa le ricorda signor Fassone? “Tanti bei ricordi perchè nella mia vita dedicata ai due club occupano nove stagioni di eventi soprattutto positivi”.
Qual’è la dote migliore di De Laurentiis? “Il presidente ha la capacità di prevedere quello che accadrà in futuro”.
E’ stato più complicato lavorare col presidente partenopeo o con Agnelli? “Il patron azzurro non è semplice perchè va capito nell’immediato ed è molto operativo anche nelle piccole cose. Su Agnelli c’è da dire che ci vedevamo con lui solo per le riunioni. Con il Napoli gli incontri erano tutti i giorni, anche se per la rizzollatura, in questo De Laurentiis segue tutto in prima persona”.
Che esperienza è stata per lei Napoli? “Sicuramente molto bella e diversa rispetto alla Juventus. De Laurentiis mi ha dato la possibilità di un essere un d.g. ad ampio raggio anche se solo per un paio di anni. La Juve è una grande industria, il Napoli una piccola-media impresa, però sono modelli da seguire”.
Un rimpianto che si porta dell’esperienza partenopea? “Quella di non aver completato il progetto del nuovo stadio e delle strutture, non ho avuto il tempo perchè poi c’è stata l’Inter e non ho potuto dire di no”.
Che partita prevede allo “Juventus Stadium”? “Sento in giro che sarà una sfida tattica, ma quando due compagini che amano giocare a calcio e quindi prevedo molti gol, magari finisce in parità”.
Da dirigente quale affare avrebbe voluto fare? “In estate l’Inter è stato ad un passo da Dybala, calciatore che la società nerazzurra avrebbe voluto, ma la Juventus ci ha creduto di più e alla fine credo che è stato un’affare fantastico. Il Napoli con Cavani che ora sta al Psg. Bigon e De Laurentiis lo presero in gran segreto e ha regalato ai tifosi anni indimenticabili”.
Nei prossimi anni sarà un duopolio Juve-Napoli? “Non credo, nel senso che i bianconeri ormai sono una certezza del calcio italiano e sono un grande modello, gli azzurri solo quest’anno si è seduto al tavolo dei grandi. Quest’anno è una stagione irripetibile, ma in futuro le milanesi e la Roma diranno la loro risolti i loro problemi societari”.
La Redazione