Quando si nasce in certi luoghi, bisogna faticare più del solito per realizzare i propri sogni. Lo sa bene chi proviene da un territorio difficile come quello della “Terra dei fuochi”, dove imboccare cattive strade è più facile che bere un bicchier d’acqua.
Fortunatamente lo sport – in questo caso il calcio – può essere un bel diversivo o addirittura salvare la vita. Lo sa bene Antonio Negro da Marcianise, classe ’98, punta centrale del Napoli Primavera di Giampaolo Saurini, cresciuto nella scuola calcio “Biagio Lanzaro”.
Antonio è il classico ariete offensivo, dotato di una struttura fisica imponente(187 centimetri d’altezza per 80 Kg di peso), che gli permette di distinguersi nella protezione della palla e nel gioco aereo ed essere utilissimo quando c’è da fare a sportellate con i difensori avversari. Il colpo di testa è il suo punto di forza, al quale comunque abbina anche una buona coordinazione nei gesti motori e una discreta precisione con i piedi.
Come ogni attaccante che si rispetti vive per il gol: quest’anno già 8 centri in 15 presenze in campionato e all’occorrenza sa anche sacrificarsi facendo salire la squadra e partecipando alla manovra corale. Deve migliorare ancora nell’approccio mentale al match, cercando di mantenere la concentrazione per tutti i 90 minuti e diminuendo i tratti di gioco in cui sembra sparire dal campo.
All’azzurro del Napoli, alterna quello delle nazionali giovanili: la prima convocazione risale al dicembre del 2012, anno in cui inizia anche la sua avventura nel settore giovanile Partenopeo, in occasione del Torneo Giovanile di Natale, siglando anche una rete; due anni dopo viene impiegato da Zoratto nell’U16 azzurra per il doppio confronto amichevole con la Croazia.
Le sue doti tecniche e caratteriali hanno colpito anche Maurizio Sarri, che lo ha voluto con sé in panchina durante il match di Europa League contro il Bruges. Nelle movenze ricorda molto Vieri, ma lui dice di ispirarsi a Benzema. L’augurio è quello che diventi presto un esempio per tutti i ragazzi della sua terra.
Fonte – promessedelcalcio.blogspot