Maurizio Sarri aveva messo tutti in guardia: ‘…se pensiamo già alla Juventus, passiamo un guaio grosso…col Carpi rischiamo l’osso del collo…‘. La sua squadra, sebbene avesse nelle proprie corde di vincere contro il Carpi, ha dovuto attendere più del dovuto il gol da tre punti. Complice delle difficoltà incontrate dagli azzurri, è stato l’arbitro Doveri che, rigore concesso a parte, ha sbagliato tutto quello che era possibile sbagliare. Nel primo tempo non ha visto un fallo evidente su Callejón, sanzionabile con la massima punizione e nella ripresa ha dapprima annullato un gol allo stesso tornante ‘galactico’ per un fuorigioco che solo lui ed il guardalinee hanno visto e, poco dopo, ha espulso Bianco, del Carpi, esibendogli il secondo cartellino giallo che, viceversa, andava esibito a Zaccardo…ha ragione il tecnico Castori a rammaricarsi! Per fortuna che il signor Doveri ha valutato correttamente il fallo su Koulibaly ed ha concesso il penalty da tre punti che ha permesso al Napoli di andare a Torino, sabato prossimo, mantenendo i due punti di vantaggio sulla vecchia signora. Un vantaggio minimo, un piccolissimo tesoretto che consentirà al Napoli di giocare per due risultati su tre. Tuttavia, nonostante il vantaggio minimo in classifica e le maggiori pressioni che i bianconeri dovrebbero avere, sarà il Napoli a rischiare di più, in virtù della maggiore abitudine della squadra di Allegri, a gestire la tensione e lo stress di certe sfide chiave. Il rigore è stato trasformato da Higuaìn che si mantiene in media perfetta: 24 gol in 24 partite di campionato. Il Napoli ha sudato più del dovuto per vincere contro il Carpi anche se è giusto sottolineare che Pepe Reina non ha dovuto fare una sola parata. I ragazzi di Castori erano scesi al San Paolo con il solo obiettivo di strappare lo 0 a 0 e, proprio come all’andata, avevano piazzato barricate strenue a difesa della propria porta. Ci è voluta tanta pazienza ed il solito giro palla (…talvolta troppo compassato…) per aprire varchi nelle strettissime maglie dello scacchiere emiliano. Ennesima prova di maturità che attendeva la squadra di Sarri, superata a pieni voti, per la caparbietà con cui è stata cercata ed ottenuta la vittoria e la pazienza per aver saputo attendere il momento giusto per affondare il colpo vincente. Una partita molto più insidiosa di quanto potesse apparire, non ultimo il fatto che si trattava della terza partita nel giro di sette giorni. A dimostrazione che il tecnico di Figline Valdarno non avesse minimamente sottovalutato l’ostacolo Carpi, c’è l’impiego della formazione titolare, eccezion fatta per Jorginho, appiedato dal giudice sportivo. Purtroppo Mirko Valdifiori, encomiabile per l’impegno e per la grande professionalità, si è dimostrato ancora una volta un gradino sotto il suo omologo brasiliano. Per il resto, tanta sostanza da parte di tutti, con Allan ed Hysaj al rientro dalla squalifica a dare man forte a Callejòn e quest’ultimo in forma strepitosa, capace da solo di mandare in tilt il bunker ermetico predisposto da Castori. Il Napoli centra l’ottava vittoria consecutiva polverizzando anche il record che fu del Napoli di Maradona. Ma se gli azzurri hanno centrato l’ottava, gli inseguitori in maglia bianconera, seppur tra mille difficoltà, hanno inanellato la quattordicesima vittoria consecutiva e, davvero, è arduo azzardare un pronostico. Volendo mantenere i piedi ben saldi per terra ed evitare affascinanti ma pericolosi voli pindarici, una notizia positiva della domenica di campionato è che il vantaggio sulla terza in classifica, la Fiorentina, è arrivato a doppia cifra: sono ben dieci i punti di margine in vista della qualificazione alla prossima Champions League senza passare dai preliminari. Per qualcosa di più si vedrà, partita dopo partita anche se, nonostante il primato del Napoli, le prime pagine dei quotidiani sono tutte per la Juventus che, in tanti, non vedono l’ora di celebrare per il primato riconquistato. Le consuete riflessioni finali sono per l’encomiabile pubblico del San Paolo. Le maschere ed il sostegno mostrato a Koulibaly, sono indici della grande maturità della tifoseria partenopea che, sempre più spesso, risponde con l’ironia ed il calore che i solo napoletani possono insegnare a tutta l’Italia, per rispondere al becero razzismo che Napoli subisce fuori dai propri confini. VESUVIO LAVACI COL FUOCO è ironia che in pochi possono comprendere e rispondono all’ignobile e assurdo striscione apparso su un balcone nel casertano. A Napoli si è orgogliosi di essere tutti Koulibaly e si è orgogliosi di quanto stiano facendo gli azzurri. Numeri impressionanti, numeri da record, numeri da grande squadra, in barba ai fatturati ed alle leggi di microeconomia. Tutto molto bello ma ha ragione il Pipita: ‘…adesso non conta se poi alla fine non vinciamo nulla…‘. Va da sè che adesso, il pensiero deve essere uno solo: JUVENTUS.
Riccardo Muni