Antonio Cabrini: “L’assenza di Chiellini sarà un problema, ma gli scudetti si vincono contro le piccole!”

Una vita in bianconero quella di Antonio Cabrini, terzino sinistro della squadra juventina e della Nazionale italiana. Un ex campione del mondo, protagonista in quell’ indimenticato 1982 dove a vincere fu l’Italia di Bearzot. Antonio Cabrini, che oggi si dedica e si occupa di calcio femminile, è adattissimo per parlare di “difese”, ma prima di farlo fa una premessa: «Complimenti a queste due formazioni, ci stanno regalando un torneo bellissimo. Proprio quello di cui aveva bisogno il calcio italiano, in Europa si torna a parlare di noi».

Scudetto alla squadra con la miglior difesa o con il miglior attacco? «Dico una via dimezzo. Napoli e Juventus sono lì, c’è poca differenza a livello di statistiche, nel senso che sono primo e seconda in tutto. Potrebbe non bastare avere un reparto più solido per vincere il tricolore. La capacità di difendere non è una prerogativa di un unico reparto, molto dipende dal filtro che viene fatto a centrocampo. È troppo facile addossare colpe ai difensori quando si subisce tanto, non va sottovalutata la fase difensiva di tutta la fascia mediana. Quindi questo settore alla fine potrà incidere di più rispetto agli altri due».

Bianconeri senza Chiellini in campionato e in Champions, una brutta botta? «Allegri dovrà rivedere qualcosa perché lì indietro la forza dei bianconeri è soprattutto nell’affiatamento dei tre centrali. Bonucci e Barzagli risentiranno dell’assenza perché Chiellini è un leader, ha personalità, non si sostituisce facilmente».

Rugani in campo o vedremo una linea a quattro? «Forse più i quattro difensori ma è una mia sensazione, non so cosa abbia in mente l’allenatore».

Anche il Napoli è messo bene davanti al proprio portiere, rispetto alla passata stagione difende una meraviglia. «Sono cresciuti Albiol e Koulibaly, le vittorie hanno fatto il resto. Gli azzurri avevano subìto sei reti nelle prime tre giornate, poi il vento è totalmente cambiato. Il morale, quando è buono, aiuta a crescere e migliora le prestazioni dei singoli».

Merito di Sarri, che dedica intere sedute alla fase difensiva? «Non conosco i suoi metodi di allenamento così come non conoscevo quelli di Benitez. A giudicare dai risultati, bisogna sottolineare che parecchie cose sono migliorate nella difesa partenopea».

Quanto inciderà la supersfida di sabato sera nella volata scudetto? «Avrà importanza relativa. Se una delle due porterà a casa i tre punti, ne beneficerà più a livello psicologico. Io ho un’altra teoria».

Quale sarebbe? «Gli scudetti si conquistano contro le piccole, non negli scontri diretti. Se vinci sabato sera e poi non fai lo stesso contro avversari più o meno abbordabili, non avrai fatto niente di decisivo».

tratto da Il Mattino

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