M. De Giovanni: “Juve-Napoli è localizzazione contro delocalizzazione: i bianconeri sono la squadra del sistema”

Si continua tanto a parlare di Juve-Napoli su radio Kiss Kiss, questo il pensiero di Maurizio De Giovanni: “Rizzoli a me piace molto, non credo che altri forniscano le stesse garanzie. La consapevolezza è che una partita come questa ha nell’arbitro uno delle variabili ambientali, l’altra è la bolgia creata dallo Juventus Stadium. Non a caso le partite perse in casa dalla Juve si contano sulle dita di una mano. Sono tre i candidati: Orsato, Rocchi e Rizzoli. Quest’ultimo però è in vantaggio, a meno che non si voglia investire del ruolo di prim’arbitro qualcuno altro. La cosa più grave è l’assenza dei tifosi del Napoli: dovrebbe essere chiuso sempre il settore ospiti se è così. Si tratta di una decisione anti-costituzionale e preventiva inutile. Una quota di tifosi napoletani ci sarà lo stesso ed i giocatori troveranno motivazioni ugualmente. Non siamo di fronte a ragazzini di primo pelo ma di uomini che sanno di dover giocare queste partite. Quella con la Juve non è una partita come le altre, denota un provincialismo perchè negli anni scorsi il solo risultato positivo valeva un campionato. Non si metteva in conto di giocarsi uno scudetto. Parliamo di una partita tra due sedi diverse, pensiamo alla Juve e la Fiat, un consorzio ricco di italiani vari che vogliono solo vincere. Napoli è l’unica squadra italiana che si riconosce nella sua squadra di calcio: sono due modi di intendere il calcio, localizzazione contro delocalizzazione. Inoltre la Juve la squadra è la squadra della società, quando si arriva secondi significa perdere. i fatturati anche sono diverse, incidono diversamente.”

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