Eccolo l’Eldorado che sognano tanti allenatori: dieci fenomeni in attacco che inventano, divertono, segnano e non tornano mai:
Higuain e Dybala, ma non solo. Morata, Zaza, Cuadrado e Pereyra da un lato, Insigne, Callejon, Mertens e Gabbiadini. Non solo il campo e la classifica segnalano le stagioni nate bene. C’è un altro fattore non meno determinante: la capacità di impugnare un problema e trasformarlo in un punto di forza. Prendi il Napoli. Sarri arriva con un’idea tattica e l’organico ne ispira un’altra. Su una mina del genere poteva esplodere. Da qui, invece, è nato il super Napoli. Il tecnico crea una macchina da guerra capace di realizzare 53 gol in campionato e 22 gol in Europa League. Compresi i tre gol al Verona in Coppa Italia, sono 78 in 32 partite. Con Gonzalo capace di fare 24 su 24, con Nordhal e Angelillo nel mirino, dopo aver eguagliato Maradona (sei gol in sei partite consecutive). Il gioco di Allegri è differente: il toscano ruota la Juve come il cubo di Rubik. E così, anche in attacco, ne derivano forme diverse, che esaltano la fisicità di Morata, le qualità di incursore di Marchisio e tutti finiscono al posto giusto, come i colori del rompicapo. Ora la Juve ha una precisa personalità tattica e le formazioni sempre più simili di partita in partita lo dimostrano. Fonte: Il mattino