Felice Evacuo ad Avellino ha lasciato il cuore e messo su famiglia. Ha sposato Rossella, ha fatto nascere i figli Alfredo e Alessandra e, sul campo, ha conquistato due promozioni in Serie B a suon di gol (8 nel 2004-05 e 15 nel 2006-07). Avellino resterà sempre la sua isola felice, ma ieri il bomber campano ha dovuto essere spietato. Due gol dopo un rigore fallito per riportare il Novara alla vittoria, dopo 5 giornate di stenti, e l’Avellino sulla terra. Anche Attilio Tesser ha lasciato un pezzo di cuore a Novara e proprio qui ha dovuto ingoiare una sconfitta umiliante che rimette in discussione le ambizioni della sua squadra. SABATO DA LUPI A preoccupare il tecnico deve essere soprattutto il modo in cui l’Avellino si è dissolto dopo le prime spallate. Il primo gol del Novara è stato un gentile omaggio: Visconti ha perso palla nella trequarti novarese, Viola ha lanciato Nadarevic in una prateria lasciata incustodita e per l’ala bosniaca è stato un gioco da ragazzi battere Frattali. Fino a quel momento la gara era stata equilibrata e anche subito dopo l’1-0 l’Avellino aveva dato la sensazione di poter rimediare (annullato un gol a Castaldo per dubbio fuorigioco). Tra il 34’ e il 37’, però, è successo di tutto. Evacuo ha calciato in bocca a Frattali il rigore guadagnato da Gonzalez (netto il doppio fallo di Chiosa e Visconti poco dentro l’area) e poi ha tirato due pugni in faccia alla sua ex squadra (fuga, sterzata e sinistro letale, poi destro in caduta). Il 2-0 è viziato dal fuorigioco di partenza dello stesso attaccante e Tesser si è fatto cacciare per proteste, ma è troppo semplice trovare nell’errore dell’assistente Mondin la causa di tutti i mali irpini. Al 43’ è arrivato il quarto gol con un altro rigore (ingenuo Castaldo su Lanzafame) trasformato da Gonzalez. La ripresa, giocata in 10 dall’11’ per lo sciocco secondo giallo di Pucino, è servita all’Avellino quanto meno a non perdere la faccia (bel gol di Gavazzi con un destro da 20 metri). SCOSSA NOVARA Baroni, forse, avrebbe preferito vincere tre volte per 1-0 piuttosto che prendere in un colpo solo quello che la sua squadra aveva meritato, e non raccolto, nelle gare precedenti. Il Novara non vinceva dal 19 dicembre, 3-1 ad Ascoli, ed è rimasto senza segnare per 470 minuti, ma anche in questo lungo periodo di digiuno non è mai apparso allo sbando. E questa vittoria conferma che dietro le tre lepri il Novara è la squadra più attrezzata per tenere vivi i playoff.
Gazzetta dello Sport