Sei punti nelle ultime cinque partite e una brusca frenata che non è piaciuta neanche ai tifosi della Casertana che a fine partita a Matera hanno invitato la squadra a scuotersi in un momento delicato della stagione. Tra i veterani del gruppo, appena finito il match, il difensore Michele Murolo e il terzino Luigi Pezzella si sono presentati sotto il settore ospiti, mentre una mini
contestazione era in atto. Nei gesti e probabilmente a parole entrambi si sono scusati con alcuni sostenitori amareggiati dalla prestazione e specialmente dal risultato chiedendo loro di stringere il cerchio e di continuare ad incitare il gruppo. In effetti sembra che qualcosa si sia inceppato dall’ultima partita del girone d’andata in poi. A Pagani dopo aver sofferto la Casertana ha sperperato il vantaggio con una disattenzione nel finale (2-2). Lo stesso qualche giorno dopo in casa c
FESTA MATERA. «Non era sicuramente una partita facile, considerando che venivamo da una brutta sconfitta come quella di Catania», ha dichiarato l’allenatore biancazzurro Pasquale Padalino a fine gara. «L’approccio al match è stato dei migliori, la rimonta altrettanto. Essere andati sotto contro la capolista psicologicamente poteva essere dannoso e invece abbiamo portato a casa la vittoria. Non posso che ringraziare i miei ragazzi per quanto hanno fatto. Sono anche un po’ emozionato, non potevo che desiderare una risposta migliore». E il tecnico non sottovaluta gli aspetti ambientali del successo. «Sotto c’è un grande lavoro di gruppo. È sicuramente una bella emozione, una sensazione stupenda battere una squadra che fino a qualche ora prima era in vetta alla classifica ed è merito di chi lavora in campo e anche fuori, i dirigenti come Mariano Fernandez e il presidente Columella, sempre pronti a supportarci come lo stupendo pubblico di Matera, pronto ad incitarci anche sotto di un gol, tra l’altro arrivato sull’unico tiro in porta, in tutta la gara, della Casertana». Sotto l’aspetto puramente tattico è stato un match ai limiti della perfezione. «Loro cercavano di ingabbiarci centralmente, ma noi abbiamo sfruttato al meglio gli esterni. Risultato un po’ stretto – riprende Padalino -. Certe partite vanno chiuse prima, soprattutto per la mole di gioco prodotta».
Corriere dello Sport