Segna Gonzalo. Quel goal che sa di dualità. Quella dualità che divide e nello stesso tempo unisce. Divide dalla Juve, ancora. Unisce una partita difficile ad una partita vinta. Quel goal che è un ponte misterioso che unisce ancora sogno e realtà, incantesimo e voglia di farcela. Il goal che sigilla alleanza e sogno insieme e fa del tutto una cosa unica. Quel goal che arriva da un rigore netto che separa il Napoli da una partita male arbitrata in tutti i sensi. E’ il goal che premia. E’ il goal che ci tiene in vita quando a Frosinone i fantasmi bianconeri apparivano alle nostre spalle. Uno a zero. Gonzalo ci riporta nei meandri di una partita giocata sul nervosismo legato ad un Carpi che infastidisce e non regala metri. Il goal che sblocca. Il goal che dividere Napoli e Juve ed unisce come d’incanto fatturati e storie divergenti. E’ il goal che arriva quando il Napoli le prova tutte con uno straordinario Callejon ed un altalenante Insigne. Entra Mertens al posto di Callejon che di goal ne fa uno regolarissimo ma non per l’arbitro. Regolare e non visto illude i sogni di Napoli per un istante. Tutti a Torino, ora. Torino ci aspetta perchè la città bianconera chiede udienza prima di promuoverci all’esame degli esami, quello di laurea con lode. E’ il Napoli che aggredisce l’avversario e tuona all’Italia intera che anche in giorni non facili sa trovare la via di chi sa vincere per continuare a vivere ogni sorta di sogno. Gonzalo Higuain, uno a zero. Tutta Napoli è con il cuore a Torino , sabato sera.
A cura di Alessandro Tullio