Nella sua edizione odierna la Gazzetta dello Sport decide di “premiare” lo staff medico della squadra partenopea. L’importante è far godere la squadra di buona salute e se ciò è merito di Sarri bisogna elogiare anche staff tecnico e staff sanitario che stanno producendo ottimi risultati. De Nicola e Sinatti preparatore atletico sono solo la punta dell’iceberg di un equipe che lavora dall’alba al tramonto. Tante innovazioni per lo staff medico azzurro, il primo club a studiare il Dna dei propri tesserati per chiarire il piano clinico del calciatore.
La prevenzione per gli infortuni è maniacale e De Nicola già dagli anni 90 utilizzava tecniche posturali, Canonico Raffaele invece si occupa della nutrizione dei calciatori. Non si parla di una vera dieta ma di programmi di educazione alimentare. In sala medica si vede spesso Reina che a Monaco ha giocato poco e si è infortunato molto, lo staff medico si è fatto garante della sua tenuta fisica e grazie a De Nicola il portiere azzurro è rinato. Non dimentichiamoci dei fisioterapisti Giovanni D’Avino, Marco Romano e Fabio Sannino e il massiofisioterapista Marco di Lullo che di continuo accarezzano i muscoli di Hamsik. Se c’è qualche acciacco ci pensa il riabilitatore di campo Massimo Buono a restituire in tempi brevi il calciatore alla squadra.