A Radio Crc nel corso di “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Claudio Brachino direttore di videonews “Il Napoli ha la mia simpatia e se l’è conquistata mediante il gioco e per ciò che fa vedere in campo. Il calcio resta uno spettacolo ed il Napoli fa sognare sia i suoi tifosi che gli amanti di questo sport. Merita il posto che occupa. Non c’è solo Higuain, non c’è solo Sarri, ma un’intera squadra che si applica e diverte. Pensare che si criticava il mercato azzurro, che Mancini era un grande allenatore, mentre adesso è diventato un brocco, che la Juve era da rottamare, mentre ora è una macchina da guerra, etc etc. Nel girone di andata Mancini è stato protetto dagli addetti ai lavori, adesso no, ma la squadra ha sempre avuto gli stessi difetti. Sul Napoli, invece, dopo le prime giornate si gridava già all’esonero di Sarri, si parlava della tuta! Senza tener conto che Sarri ha un’idea di gioco che trasferisce ai calciatori e questi la mettono in campo. Ho ottimi rapporti con tutte le squadre, anche se si pensa anche siamo sottomessi al Milan, ma devo dire che dopo 4 anni di scudetti alla Juventus, non mi dispiacerebbe se quest’anno vincesse il Napoli. Irrati ieri ha fatto bene a sospendere la partita, perchè mentre si parla di diti medi e si è parlato moltissimo su Sarri e Mancini, non si parla mai di certi argomenti. Il razzismo è diventato un fenomeno del calcio e bisogna applicare regole e sospensioni per sperare di metter fine a determinati comportamenti. Sarri è stato d’accordo mentre Pioli no. Ben vengano tifo, e agonismo, anche l’insulto in momenti in cui l’adrenalina è forte, ma il razzismo no. Chi ha grosse responsabilità mediatiche, comunque, deve aiutare il mondo del calcio con i propri comportamenti. Il divieto di seguire la propria squadra in trasferta, nel caso di Juve-Napoli è una grande contraddizione. Si fanno schedare i tifosi, ma poi si ha paura e non li si fa entrare allo Stadium”