Domani terminerà il girone d’andata del campionato femminile ec è più incerto che mai, quattro squadre racchiuese in due punti, perciò il particolare farà la differenza, compreso le sfide contro le così dette piccole. Ilnapolionline.com ha intervistato la centrocampista del Mozzanica Andrea Scarpellini sul momento delle bergamasche e sul movimento femminile.
Sabato scorso è arrivata la prima sconfitta in campionato ad Udine contro il Tavagnacco. Cos’è mancato nella gara contro le friulane? “Analizzando la partita, devo dire che siamo partite anche bene, non sfruttando però un paio di palle gol che potevano indirizzare diversamente la gara, le nostre avversarie poi sono passate in vantaggio su calcio d’angolo e da quel momento non siamo riuscute a ribaltarla. Il Tavagnacco ha saputo difendersi in maniera attenta, non concedendoci gli spazi necessari, abbiamo cominciato con lanci lunghi, non il nostro solito gioco insomma. Ad un certo punti ci siamo sbilanciate ed abbiamo subito la seconda rete in contropiede, peccato per l’andamento del match”.
Quest’anno campionato davvero incerto, 4 squadre in due punti se lo aspettava? “Da quando gioco in serie A, è il primo anno che vedo una lotta al vertice così incerta, quattro squadre in due punti, c’è da dire che si può correre il rischio di perdere punti contro le così dette piccole, vedi il Brescia sul campo del Bari, perciò visto l’incertezza del campionato, non saranno importanti solo gli scontro diretti ma anche i match contro qualsiasi tipo di avversario”.
Manca una sola gara per la chiusura del girone d’andata, il Mozzanica ha sfidato tutte le big, quella che tecnicamente l’ha maggiormamente impressionata? “Sicuramente il Brescia e lo dico nonostante la nostra vittoria per 4-0 ai loro danni, io le reputo le più complete e in quella gara venivano dalla trasferta in Champions in Danimarca e quindi accusarono un po’ di stanchezza, percò sono un gruppo affiatato e sono a mio avviso le favorite per lo scudetto”.
Al di là delle prime 4 della classifica, una compagine che può essere considerata outsider? “Sicuramente il Tavagnacco, ma non dimentichiamo il S.Zaccaria, sono una compagine forte, giovane e far punti sul loro campo non è assolutamente facile e non mollano fino alla fine della partita, perciò queste due squadre possono recitare un ruolo importante in serie A”
Il Mozzanica da un paio di anni lottano per il vertice, avete in rosa molte calciatrici che giocano in nazionale, quest’aspetto quanto conterà per il prosieguo della stagione? “Sicuramente è fonandamentale avere in rosa calciatrici che giocano in Nazionale come Stracchi, Giacinti, la stessa Giugliano, però abbiamo una rosa nuova, abbiamo bisogno della giusta amalgama, però non nascondiamo le nostre ambizioni. Io convocata dal c.t. Cabrini? E’ un sogno non solo mia ma di tutte le calciatrici ma a causa dei mille impegni lavorativi non so se il mio datore di lavoro potrebbe dare i permessi per un eventuale convocazione (ride n.d.r.) per andare a fare vari ritiri. Molte hanno intrapreso strade diverse io per un futuro migliore ho scelto quella del lavoro”.
Che giudizio da sul movimento femminile, ha notato una lenta crescita oppure è rimasto tutto com’era prima? “Devo essere sincera, da quando iniziai a giocare a calcio, ho visto dei lenti miglioramenti ma purtroppo non abbastanza per poter dire di essere competitivi a grande livello. Il motivo è che se molte calciatrici scelgono di avere un lavoro extra, significa che non è ancora considerato il nostro uno sport professionistico, perché se fosse considerato importante molte ragazze sarebbero invogliate a praticarlo e perciò ambire a qualcosa di più”.
Domani sfiderete tra le mura amiche la Res Roma, occasione per restare al vertice e riscattare la gara di Udine al tempo stesso. “Credo che da ora in poi ogni partita si deve puntare ai tre punti, senza guardare al nome dell’avversario. In casa dobbiamo per forza conquistare il bottino pieno, se vogliamo riscattare i recenti risultati”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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