Attraverso le pagine del “Corriere dello Sport” è stato intervistato l’ex capitano del Napoli del primo scudetto Beppe Bruscolotti sul momento dei ragazzi di Sarri e su come gestire le forze in vista del tour de force.
Da ex capitano un giudizio su Marek Hamsik? “Deve continuare su questa strada, ha ritrovato la forma migliore oltre che la via della rete. Con le sue prodezze si può restare ad alta quota”.
Il Napoli attuale è primo in classifica, ha qualcosa che ricorda quello degli anni ’80? “C’è compattezza e spirito di gruppo, sono due aspetti fondamentali per rimanere in testa alla graduatoria e a mio avviso è tutto un altro clima rispetto alla passata stagione”.
Attacco super e difesa ben registrata, il Napoli ha tutto per fare grandi cose. “Quest’anno Sarri ha creato una miscela esplosiva, fino a quando si vince è tutto ok. Ultimamente qualche disattenzione di troppo però nulla che possa allarmare anche se gli scudetti si vincono con una fase difensiva di qualità e in questo il Napoli deve ritrovarsi”.
L’attacco attuale ricorda la MA.GI.CA? “Il tridente degli anni ’80 era unico, Maradona, Careca e Giordano erano davvero unici e facevano gol in qualsiasi momento, però devo ammettere che Higuain si sta superando”.
Dopo Grassi sembra davvero ad un passo Barba, giusta la filosofia dei giovani? “Ottimo pensare ad un Napoli di italiani, però credo che questo non è un anno di transizione, bensì di lottare per lo scudetto. Io personalmente avrei preso elementi di esperienza in grado di dare ancora più qualità ad una rosa valida già di suo. Il rovescio della medaglia però è prendere un nome e impantanarsi definitivamente rischiando grosso”.
Ad ogni vittoria il Napoli festeggia e canta con i tifosi, lo reputa giusto? “Negli anni ’80 andavamo a ringraziare i tifosi in casa e in trasferta, perciò non ci vedo nulla di male. Credo che sia un modo per rimanere uniti e dimostrare grande amore verso i propri sostenitori”.
In vista di tante sfide, quanto turnover attuerebbe? “Il meno possibile, un paio a gara, con l’Inter ci sono stati sei cambi e si è usciti dalla Coppa Italia. E’ chiaro che il mister e il suo staff sanno perfettamente quello che devono fare e in vista di tanti impegni ci vorrà una condizione atletica davvero altisonante”.
Come finirà la lotta con la Juventus? “Sembra essere tornati alle sfide memorabili degli anni ’80, quando si lottava punto a punto, io non scarterei la Roma, mentre non vedo bene Inter e Fiorentina”.
La Redazione