La parola risuona continuamente, perchè per vincere occorrono i top-player, ma a gennaio non ne arriverranno, nonostante una promessa fatta qualche tempo fa. «Magari l’ho pure già preso,voi che dite?». E siccome si aspetta le contestazioni sul mercato, De Laurentiis spiega. «Arriveranno giocatori funzionali al progetto. Ho messo un budget notevole in questa sessione, ma Giuntoli e Chiavelli hanno bussato a tanti top player che giocano in top club che non hanno voluto venderli. Il Torino ha detto no a 20 milioni per Maksimovic che poi non è neppure detto che sia un top… Che possiamo farci? Poi chi avrebbe dovuto far posto al nuovo arrivato visto che è una squadra dai meccanismi perfetti?». Tra un po’ spera di annunciare Grassi, ed un altro tra Barba e Tonelli. «Non è vero che Sarri non vuole quelli dell’ Empoli. Ma è vero che l’Empoli non si priva facilmente dei suoi gioielli». Non si tratterà di nomi altisonanti, ma «Nel 2007 alla presentazione di Hamsik e Lavezzi fummo rimproverati: ”ma chi sono?”. Noi non possiamo permetterci di fare il fantacalcio. Si storceva il naso anche per Koulibaly o Jorginho: ora ce li invidiano». De Laurentiis si gode il primo posto e un campionato “aperto” «È bello vedere che non c’è una sola squadra che divora tutto. Io non sono contento solo per il primo posto, ma perché dopo 10 anni ho costruito un Napoli solido, che ha un futuro certo tra le big d’Europa. Il Sud è indietro a tutto nel nostro Paese, ma nel calcio no: siamo l’unica squadra che da sei anni è sempre in Europa e siamo al terzo posto del ranking dopo Barcellona e Juventus. Ho avuto l’intuizione giusta a ingaggiare Sarri e a metterlo sulla panchina del Napoli. Il nostro obiettivo è di restare uniti e formare un corpo unico: tifosi-squadra e società. Con il supporto e il sostegno di ognuna di queste componenti possiamo puntare in alto». (tratto da Il Mattino)