Aldo Serena, ex attaccante della Juventus, avendo militato nella squadra torinese negli anni caldi di antagonismo fra la sua ex squadra e il Napoli, quando da un lato c’era Platini e dall’altro Diego Armando Maradona, ha ben chiaro cosa significhi la situazione attuale in classifica e ne parla a Il Mattino.
Cosa le sembra cambiato rispetto alle sfide degli anni ’80? “Il Napoli era una squadra compatta ma aveva delle grandi individualità come Careca, Maradona e si basava sull’estro di quei giocatori. La Juventus, invece, è sempre quella: organizzata e dotata di una struttura grande struttura, sia come squadra che come società”.
A mettere pepe in quei duelli c’erano Platini e Maradona, oggi tocca a Dybala e Higuain. “È una bellissima sfida: peccato solo che non siano italiani. I due attaccanti hanno caratteristiche diverse: Higuain è nella piena maturità, Dybala, pur essendo più giovane, ha una personalità spiccata e una tecnica unica. Per caratteristiche potrebbero giocare anche in coppia”.
Higuain ha già segnato 21 gol, al suo fianco c’è Insigne a quota 9 . La coppia più prolifica della serie A. “Insigne è uno dei migliori esterni italiani e ha saputo prendersi il SanPaolo dimostrando di avere doti tecniche ma anche grande personalità. Merita la nazionale, ma non ho capito benecosa sia successo con Conte…”.
Oltre alla sfida in campo c’è anche quella sulle due panchine…“Conosco bene Sarri perché l’ho seguito molto negli anni passati ed è uno dei tecnici didatticamente più importante nel panorama italiano. Stravolge le squadre e
porta grande equilibrio. Per non parlare della manovra offensiva: sempre veloce e verticale”.
Dall’altra parte c’è Allegri. “È stato bravo e intelligente a non stravolgere la struttura impostata da Conte e a non voler subito dare le proprie impostazioni tattiche alla squadra. Adesso sta raccogliendo i frutti e il gioco della Juventus lo rispecchia alla grande”.
Il 13 febbraio lo scontro diretto allo Juventus Stadium di Torino: sarà la vera resa dei conti? “Questa partita arriva molto presto: prima ancora degli scontri in Europa. Ecco perché credo che in chiave scudetto molto dipenderà dall’esito del doppio confronto tra la Juventus e il Bayern. Se i bianconeri dovessero passare il turno potrebbero acquisire la convinzione di essere in grado di vincere la Champions e così molte energie sarebbero risucchiate. Se invece dovessero uscire, il Napoli si ritroverebbe una rivale davvero ostica in campionato”.
Ma anche il Napoli sarà impegnato in Europa League…“Sarri ha dimostrato di saper gestire la rosa in maniera ottimale tra Europa e campionato e per questo non credo che risentirà degli impegni europei come la Juventus”.
E le altre? “Ad agosto c’erano anche Roma, Inter e Milan che si candidavano per vincere lo scudetto, ma adesso direi che si sono fatte tutte da parte. In particolare l’Inter mi ha molto deluso nelle ultime uscite. La Fiorentina mi ha sorpreso ma non è ancora pronta a lottare al vertice”.
In chiave scudetto, sarebbe opportuno da parte del Napoli fare un investimento importante in questa sessione di mercato?“Prendere adesso un top player è quasi impossibile a meno che non ci siano disponibilità economiche illimitate. A gennaio i calciatori si pagano di più perché c’è maggiore richiesta. Cambiare squadra ed integrarsi subito non è semplice
per nessun calciatore. Ecco perché fossi in De Laurentiis non farei
grandi operazioni”.
Fonte: Il Mattino