Attilio Tesser, ad un certo punto, ha “girato” la partita. Il tecnico irpino aveva tenuto precauzionalmente a riposo il giocatore oggi più prezioso, il naturalizzato belga Mokulu, per poi buttarlo nella mischia e raddrizzare il match. Lui, come Insigne, come Sbaffo, hanno spazzato via i piani di Hernan Crespo regalando all’Avellino il meritato pareggio: «Mokulu sta facendo benissimo, ma come sapete non sta bene da tempo ed i suoi problemi fisici mi avevano preoccupato, tanto che anche dal punto di vista del mercato insieme alla società abbiamo deciso di agire in relazione a come il giocatore risponderà da questo punto di vista – ha detto il misttecnicoer friulano – L’ho messo dentro dopo la sua lunga assenza anche perché volevo testarlo, oltre al fatto che ci serviva in quel momento, ed è stato molto bravo a farsi trovare pronto nel momento in cui avrebbe dovuto esserlo. Il suo settimo centro stagionale non è un caso».
L’allenatore della squadra campana analizza con lucidità la partita: «Penso che il risultato sia quello più giusto. Se avete notato, le due squadre non hanno badato a fronzoli, hanno voluto giocarsela fino in fondo: il Modena ad inizio ripresa ci aveva messo in difficoltà e dopo la rete di Belingheri avrebbe anche potuto dirci peggio. Per dieci minuti abbiamo sbandato. Poi abbiamo ripreso in mano il gioco e siamo stati bravi a rimetterci in carreggiata. Ricordo nel primo tempo la nostra traversa, clamorosa, e la grande occasione per Sbaffo nel finale. La rete di Mokulu ha chiuso novanta minuti giocati con grande intensità». E poi un elogio ai suoi: «Il Modena in casa è una squadra temibile, basta vedere chi ha sconfitto e sapevamo che non sarebbe stato facile giocare qui. Ma noi siamo in un buon momento, un periodo in cui abbiamo fiducia nei nostri mezzi e lo abbiamo dimostrato anche a Modena».
Dal canto suo Hernan Crespo mastica amaro: «Il risultato finale mi dà un enorme fastidio, soprattutto perché ancora una volta abbiamo perso dei punti all’ultimo minuto. Abbiamo sbagliato tanti gol davanti alla porta, non siamo riusciti a chiudere la partita e allora ho pensato di inserire un difensore in più, Zoboli, per combattere la fisicità di Castaldo e Mokulu. Mi tengo stretto la prestazione, non era facile giocare contro un Avellino che veniva da sei vittorie consecutive».Corriere dello Sport