Sampdoria dietro la linea della palla per quasi tutto il primo tempo e la mediana azzurra detta legge. Sono i 3 azzurri di centrocampo che gestiscono la sfera e la smistano, dopo che l’impostazione del gioco parte dai due difensori centrali. Pressa il trio partenopeo e va sempre sul portatore di palla avversario, costringendo i blucerchiati a provare solo le ripartenze. Rapidità, densità e verticalizzazioni improvvise per Higuain, questa è la mossa vincente della metà campo di Sarri. Jorginho dispensa palloni a destra e a manca, Hamsik ne perde alcuni, ma quelli che recupera sono decisivi e portano alla rete. L’asfissia che i mediani impongono ai dirimpettai di reparto ligure consente agli azzurri di trovarsi molto presto in doppio vantaggio. Come a volte gli capita, il Napoli si rilassa, ma in quel di Marassi, appena la Samp prova a rientrare in partita, gli uomini di Sarri la ricacciano dietro. Ci pensano prima il capitano, autore di un gran gol e poi Mertens. Notevole l’apporto di Allan, sempre più ruba-palloni e dinamismo, doppia faccia di Marekiaro che, ormai sempre più tuttocampista, è artefice di giocate (e gol) deliziosi, ma perde qualche palla (bollente) di tropppo. Per i piedi di Jorginho passano un’infinità di palloni, e l’ex Verona, anche se condizionato da un’ammonizione ingenua, li gestisce sempre con lucidità.
a cura di Gabriella Calabrese