Sarri, Lara e un clik nella testa: è la rinascita del fenomeno Pipita, 10 anni di gol!

Ci aveva visto giusto il mitico Daniel Passarella, quando disse “Diventerà il più forte di tutti”. Era il 12  febbraio del 2006 e un Gonzalo, appena diciottenne, aveva segnato il suo primo gol al River. Sono trascorsi 10 anni, in verità lo saranno in occasione della sfida allo Juventus Stadium…Da allora i gol si sono susseguiti, per la gioia di madrilisti e napoletani, ed Higuain è diventato il Pipita. Il fenomeno Pipita. Perchè adesso, trovare una cosa che l’argentino non sappia fare in campo, è impresa ardua. E’ diventato un cannibale da area di rigore e non solo. Gioca per la squadra, arretra, ritorna, cambia gioco. Una metamorfosi avvenuta nella testa, grazie a Sarri, come sempre lui stesso dice, e forse alla tranquilltà di un nuovo amore. Certo è che è la sua condizione atletica ad averne tratto i maggiori giovamenti. Di gol, infatti, ne faceva anche prima Gonzalo, ma adesso la musica è diversa. E’ rinato il Pipita, forse attraverso il dolore per quelle critiche ricevute nel passato finale di stagione, a cui vanno aggiunti i meriti del Napoli attuale. Un Napoli che gioca bene, manda a nozze Higuain. Un calciatore che parla poco e segna tanto, per cui non ci si aspetti che parli in pubblico del suo futuro. E’ chiaro che, però, il suo rinnovo sarà al più presto argomento di discussione. Sempre al top, sempre decisivo, non gli si può chiedere di più, anche se adesso è sicuro di sè e dice «Ho il Napoli nel cuore, le responsabilità non mi spaventano. Mi sento bene, voglio vincere qui e aiutare la squadra». Eh sì, perchè a Napoli lui è diventato un giocatore completo, tanto che aspira al Pallone d’oro: «Se non lo vincerà sarà colpa sua», ha detto convinto Sarri. E’ anche per questo che Gonzalo lo adora e lo indica come artefice della sua “rinascita”, insieme a Lara che ha semplificato il suo complesso mondo interiore. Quando ne incrocia lo sguardo, nel ventre del San Paolo,  Gonzalo ha il volto serenissimo: lei da qualche settimana è tornata in Argentina, ma lui sa che c’è. Lei spinge Gonzalo, lei e mister Sarri.

Tratto da Il Mattino

 

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