ESCLUSIVA – Rita Guarino (c.t. Italia Under 17): “L’Italia Under 16, trampolino di crescita per l’intero movimento. La serie A? Sarà spettacolare fino alla fine”

Il calcio italiano femminile sta cercando di trovare le gisute soluzioni per raggiungere il livello delle squadre internazionali e qualche piccolo progresso si sta notando, anche se la strada  è ancora lunga. Ilnapolionline.com ha intervistato il c.t. dell’Under 17 Rita Guarino oltre che assistente del c.t. Migliorini nell’Under 16 sul movimento femminile e sul campionato di serie A.

Da pochi mesi è nata la selezione dell’Italia Under  16, che ci può dire su queste ragazze? “Secondo me  l’Under 16 è il primo passo di avvicinamento alle altre squadre nazionali. In questi  mesi sono state fatte le prime selezioni dove ci auguriamo di trovare il meglio del calcio femminile italiano e lavorare sul materiale tecnico oltre che umano.  L’obiettivo che ci vogliamo prefissare non è solo a livello di risultati, ma anche quello di portare il maggior numero di calciatrici alle altre compagini dell’Italia. Da questo punto di vista è un vantaggio, perché significa precedere di un anno il lavoro di selezione e al tempo stesso anche di allenamento”.

Invece per quanto riguarda l’Under 17, dove può arrivare la sua squadra in vista dei prossimi Europei? “Analizzando il sorteggio, il girone che ci è capitato è composto da nazionali di ottimo livello, sarà un raggruppamento davvero equilibrato, non semplice, ma se affrontato nella maniera giusta, credo che possa essere alla nostra portata”.

Lei che spesso gira per mezza Europa con l’Under 17, così come sta facendo da anni il suo collega dell’Italia Under 19 Enrico Sbardella per non parlare del c.t.  Antonio Cabrini, dove a suo avviso ci sono le differenze tra il nostro calcio e quello europeo? “Io credo che c’è ancora tanto da fare per quanto riguarda il nostro movimento, ci sono stati dei passi in avanti, ma il lavoro da fare è tantissimo. Ad esempio nel nord-Europa c’è una cultura sportiva diversa, queste ragazze arrivano a giocare nei club con un curriculum di livello, mentre le altre nazionali investono molto nei settori giovanili ed è evidente che come risultati e tanti aspetti sono ancora davanti a noi. Faccio un paio di esempi, in Francia nel ’98 e in Svizzera un paio di anni fa, si sono attrezzate e stanno raccogliendo i frutti. Mi auguro che anche in Italia si arrivi ai loro livelli, ma la distanza con queste nazionali è davvero tanto. I talenti certo non ci mancano ma ci vuole una mentalità e una cultura sportiva che da noi attualmente non c’è”.

Rispetto a quando lei giocava , nota delle differenze o dei migliormanenti con il calcio femminile attuale? “In linea generale il livello tecnico è cresciuto, mentre a livello di squadre top non c’è stato quel salto di qualità anzi secondo me si è abbassato”.

Il calcio italiano in Champions ha avuto in Brescia e Verona due squadre che hanno onorato l’intero movimento. Le leonesse sfideranno il Wolfsburg, quante chance hanno per passare e le scaligere invece perché sono uscite contro le svedesi? “Il Wofsburg ha un organico davvero importante, una rosa ampia, perciò possono effettuare cambi in tutti i reparti. Senza dimenticare che fisicamente sono ben messe, oltre l’aspetto tecnico che è di buon livello. Il Brescia sa perfettamente che non dovrà mai distrarsi e giocare la sfida al massimo delle sue possibilità. Il Verona? Non sono state fortunate nel sorteggio, le svedesi erano una delle migliori compagini che c’erano in circolazione e a mio avviso quando il divario è così netto tra due compagini alla lunga in queste competizioni si nota.  Il Rosengard ha dimostrato la sua forza tecnica, la squadra di mister Longega ha dato tutto quello che aveva, ha giocato al massimo delle sue possibilità anche bene secondo me, però non è bastato contro la compagine scandinava”.

Il campionato di serie A è davvero equilibrato, quattro squadre in tre punti, chi a suo avviso tra queste compagini c’è una che l’ha sorpresa maggiormanete? “Quest’anno sorprese non ci sono, il Verona ovviamente sono le campionesse in carica e anche se quest’estate hanno perso diverse pedine, sono ovviamente una squadra che ha i mezzi per fare bene. Il Brescia sta lavorando da diversi anni con un’ossatura consolidata, sul Mozzanica c’è da dire che già lo scorso annlo avevano dati segnali importanti e si sta confermando ad ottimi livelli. Infine la Fiorentina può dare filo da torcere alle altre tre per la lotta allo scudetto, senza scartare il Tavagnacco che ha sempre giocatrici in gradi di fare la differena, perciò sarà un campionato davvero interessante”.

Intervista a cura di Giuseppe Sacco

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