Tutto cominciò con la sconfitta di fine agosto, ed anche in quest’occasione si inizia in salita. Il Sassuolo è un avversario di tutto rispetto, ma questo il Napoli lo sa, perciò, anche quando, dopo una manciata di secondi dal palla a centro, va sotto di rigore, non perde la testa. Anzi, Jorginho la alza e comincia ad impostare e manovrare, cercando di dare lucidità al giro palla, di imporre il proprio ritmo e provando a verticalizzare ogni volta che si può. Gli uomini di Di Francesco pressano, ma il Napoli risponde, soprattutto grazie al feeling sulla sinistra tra Insigne ed Hamsik.
L’armonia tra i reparti è la chiave del successo azzurro. Higuain che si abbassa sulla linea di centrocampo, i mediani che sono i primi difensori e la manovra spesso costruita a partire dalle retrovie: uno spartito perfetto. Il Napoli cerca spazi e, quando non ne trova, insiste con il proprio fraseggio alla ricerca del compagno meglio piazzato e, in mediana, soprattutto di Hamsik. Marekiaro è tornato quello che Napoli conosceva e si inserisce, sempre, palla al piede e cresta lucida ed alta. E’ lui che collega in maniera deliziosa metà campo ad attacco, è lui che rende l’azione vincente ed il possesso palla mai sterile. Ad inizio ripresa la musica non cambia, si recupera palla e si imposta, con calma e precisione e, anche nelle fasi in cui il ritmo tende a scendere, è il Napoli a gestire palla, subendo le ripartenze nero-verdi solo in un paio di occasioni. Tra Hamsik che si inserisce alla meraviglia e Jorginho che imposta con pazienza c’è il lavoro “sporco” di Allan. L’ex Udinese recupera palloni e si batte contro degli avversari di reparto rapidi e veloci. E’ al servizio della squadra, ognuno fa quello che gli viene chiesto, ognuno lotta per un Napoli sempre più capolista.
a cura di Gabriella Calabrese