La Francia non aveva mai vinto il Mondiale Under 20 fino al 2013, un trionfo in grande stile che ha messo in vetrina una delle nidiate migliori del calcio d’oltralpe. Paradossale, poi, come tanti di questi talenti siano emigrati lontano dalla Francia per trovare la definitiva consacrazione: il portiere Areola al Villarreal, Digne alla Roma, Zouma al Chelsea, così come Thauvin in Inghilterra, Sanogo in Olanda e Jordan Veretout all’Aston Villa. Questo il protagonista dei nostri racconti odierni. Il 22enne , nato ad Ancenis il primo marzo 1993, ha iniziato a muovere i primi passi calcistici nel Bellignè per poi entrare nel settore giovanile del Nantes all’età di 10 anni. Una vita passata con i colori gialloverdi tatuati addosso e il dovere di proseguire nel solco tracciato da Desailly, Deschamps e Toulalan, provenienti dalla stessa Academy e divenuti storia del calcio francese. L’esordio tra i pro è targato Sedan vs Nantes, il 13 maggio del 2011. Nella stagione successiva, 11 – 12, acquisisce i gradi da titolare e disputa 38 match tra Ligue 2 e Coupe de la Ligue. Straordinari, per un centrocampista, i numeri in zona gol: 6 marcature e 5 passaggi vincenti. Nel 2013 esordisce in massima serie e conferma i grandi numeri in fase di rifinitura, 5 gli assist e un campionato da big sia nel ruolo di centrocampista centrale che di 10. Quella scorsa è stata l’ultima annata con i “Canarini”, ha esultato 7 volte e ha consegnato il pallone vincente al compagno in altrettante occasioni. Quest’estate ha lasciato la patria dopo aver collezionato 143 apparizioni col Nantes, numeri da senatore per un 22enne. Diventa un calciatore dell’Aston Villa per 10 milioni, investimento fruttuoso visti i 1390 minuti in campo e i 4 passaggi vincenti, nonostante un inizio tra panchina e mancate convocazioni. Parliamo di un regista che gioca la palla un tocco e via, è pulito nella giocata e ha una visione di gioco tale da poter captare rapidamente verso quale zona del campo sviluppare la manovra. Destro, fisico compatto, un po’ macchinoso nel condurre la palla. Notevole il calcio sia da fermo che in movimento, ha una velocità insolita per il ruolo e sono sufficienti le capacità col piede debole. Deve dosare meglio la potenza del passaggio in certe circostanze; pensa calcio, aspetto evidente quando si diletta in giocate al buio “sentendo” il compagno. Oltre a poter vantare di senso geometrico e tecnica individuale di livello. “Nettuno favorisce il viaggiatore”, si dice così dalle parti di Nantes.
a cura di Francesca Flavio