«Il mio regalo? Una bottiglia di tre litri di Sangiovese con spruzzatina di Cabernet, gocce di Sauvignon e prezioso Syrah». Ma il regalo vero lo ha fatto Sarri a De Laurentiis: un titolo, seppur simbolico, di campione d’inverno. Havoglia di parlare, il patron azzurro. «Si fa fatica a immaginare come poter rafforzare questa squadra. Però proveremo a farlo: a Giuntoli e a Chiavelli ho dato mandato per Maksimovic, Herrera e Kramer, ma abbiamo visionato anche un’altra decina di centrocampisti e cinque difensore centrali». «Non posso comprare uno che poi impiega dalle sei alle otto settimane per imparare la linea, è come se non l’avessi comprato. Poi si possono scatenare dei malumori tra chi c’è. Quando uno compra un divo questo può mettere pressione e difficoltà su chi c’è già». Maksimovic sembra, in ogni caso, davvero a un passo. Il regalo per Sarri non è un nuovo contratto. Di quello, dice De Laurentiis non ce n’è bisogno. Ma avverte: «È blindato con me. Ha cinque contratti già firmati: alla fine di ogni anno scatta una opzione. Ho fatto con lui esattamente come faccio con gli attori e i registi che stimo di più. Poi fra cinque anni potremo anche trovare l’intesa per stare altri cinque anni insieme. Non c’è nessuno che possa portarmelo via, almeno dal punto di vista giuridico: poi, se siamo nel far west, ognuno tirerà fuori le sue pistole». (Tratto da Il Mattino)