Alessandro Tullio sull’ attacco azzurro: “Napoli, capitale d ‘inverno”

Campione d’inverno. Meritatamente campione d’inverno. Non si vince nulla a gennaio ma la statistica a volte dice il vero ed il veritiero insieme. Campioni d’inverno a Frosinone perchè cinque goal non si raccontano senza omettere la bellezza, la forza e la saggezza di una squadra che da giugno lavora per mettere ogni uomo nella condizione di correre al 100%. E’ una squadra che non fa cinque goal ma ne è riflesso. E’ un Napoli che ha cinque goal in dna che ha accompagnato una squadra che ha conservato la ricerca dell’equilibrio come cammino obbligato in un percorso che oggi porta ad una consapevolezza che va oltre ogni singola partita. Cinque goal nei quali partecipa la squadra intera. Cinque goal simbolo di una squadra che non sa e non vuole riconoscersi a presa a singoli pezzi semplicemente perchè non è nella sua natura. Segna Albiol ovvero la difesa. Una difesa che ha sempre accompagnato la squadra alla ricerca dei suoi equilibri e non l’hai mai lasciata da sola e ne è stata guardiana attenta in ogni partita mantenendo ogni promessa di proteggere il Napoli dalla sua stessa bellezza che portava spesso alla sterilità negli anni scorsi. Segna una difesa che consegna il Napoli una nuova bellezza , non più sterile e lunatica come gli anni scorsi ma accompagnata da una forza nuova che sa di solidità. Il secondo goal è di Higuain. Nel secondo goal altro significato simbolico di un attacco che c’è sempre stato ma oggi si rivela completo oltre ogni limite perchè viene da un calcio di rigore maledetto fino a ieri e diventato oggi simbolo di una rinascita. Nel terzo goal c’è Hamsik, tre goal in tre partita. Anche qui c’è sapore simbolico di rinascita di un giocatore che ha trovato in questa stagione posizione e maturità piena. Ha ritrovato la forza , la consapevolezza , il gioco ed il ruolo da capitano. Hamsik centro del gioco, inizio e fine di un Napoli che si consegna alla saggezza dei suoi piedi e sa proteggerlo e di conseguenza ne viene protetto. Il quarto goal è ancora Higuain. Simbolo di una serpentina che semina il Frosinone oltre ogni limite ed è simbolo della sua migliore stagione di sempre. Gonzalo ne fa 18 ma il goal è il simbolo di una rinascita che vede un uomo nuovo prendere in mano la stessa squadra che sa proteggerlo, sacrificarsi per lui e consegnarsi completamente ai suoi piedi nei momenti decisivi. E’ di Higuain questo Napoli che sogna e corre in simbiosi con questo argentino. Il quinto goal è del capofila degli uomini nati pronti. Un capolavoro di tecnica di chi vive e lavora nell’ombra. Un capolavoro all’incrocio di quel Napoli che c’è anche se non si vede sempre. Un ricamo di chi nel silenzio non smette di esserci e di confermarsi. E’ di un altro numero 9 la cui importanza è indirettamente proporzionale ai suoi minuti giocati. E’ di Manolo Gabbiadini che riscrivere sul vocabolario del calcio il concetto di uomo in più. Sono cinque , i goal. Cinque motivi che capovolgono in un giorno solo la cartina geografica e consegnano Napoli al suo destino : città capitale.

A cure di Alessandro Tullio

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