Mentre Conte pare sia ancora dubbioso, il nodo si scioglierà a fine marzo, per Sarri Insigne un punto fermo doveva essere e un punto fermo è: in estate era certo che con qui piedi potesse fare tranquillamente il trequartista! Andò tutto in frantumi a Empoli, al cospetto di Saponara, ma 4-3-3 ha ritrovato l’antica serenità. Ha snobbato le critiche, ha fede in stesso, ama la sua maglia e fa il massimo ogni volta che Sarri gli chiede di onorarla. La gente lo ama per questo. Nelle ultime tre stagioni, mai aveva avuto questi numeri così impressionanti: neppure con Zeman a Pescara, nel campionato 2011-2012 al 6 gennaio aveva segnato tanto: sette gol dopo le prime 21 giornate di quel campionato di serie B. E otto gol aveva realizzato l’anno prima a Foggia, in Lega Pro, sempre con il boemo allenatore. Insomma, Sarri per Lorenzo il Magnifico è una specie di elisir di eterna giovinezza. (tratto da Il Mattino)